Molti proprietari di casa che stanno ristrutturando casa o anche quelli che non stanno ristrutturando, spesso chiedono agli addetti ai lavori se le spese sostenute per la sostituzione delle porte sono ammesse al bonus ristrutturazione 50%. Ci riferiamo alla detrazione IRPEF da godere in 10 quote annuali di pari importo. Cos’è, quando si può avere e come si può averlo?

Ebbene cerchiamo di fare chiarezza in questo articolo.

La detrazione per la ristrutturazione

In primis ricordiamo il funzionamento in generale del bonus ristrutturazione 50%.

È lo sgravio fiscale che si può avere sulle spese che vengono sostenute per fare lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria sulla casa.

Nota anche come detrazione per recupero del patrimonio edilizio, attualmente, spetta a fronte di spese fatte entro il 31 dicembre 2024. Si gode in dichiarazione dei redditi in 10 quote annuali di pari importo. Si applica su un importo massimo di onere pari a 96.000 per unità immobiliare.

Se non ci sarà nuova proroga, dalle spese sostenute a partire dal 2025 la detrazione scenderà al 36% e il limite massimo di spesa passerà a 48.000 euro.

Per goderne è bene prestare attenzione alle modalità di pagamento della spesa. Questa deve essere fatta con bonifico parlante, ossia quello da cui risultino:

  • causale di versamento;
  • dati fiscali del destinatario (impresa/fornitore);
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione.

Quando scatta anche il bonus porte

Per chi sostituisce le porte interne della propria abitazione c’è da fare un’importante distinzione. Occorre distinguere a seconda che si stia o meno procedendo anche ad una ristrutturazione della casa stessa.

Non c’è bonus porte 50% per la semplice sostituzione di quelle già esistenti. Ad esempio, si sostituiscono le porte interne della casa già esistenti con delle nuove senza fare alcuna modifica della parte muraria.

Viceversa, ci può essere bonus porte 50% nel caso in cui la sostituzione delle porte sia accompagnata dall’allargamento della porta stessa.

Quindi, ci sono opere di ristrutturazione e manutenzione straordinaria in corso soggette a titolo abilitativo (CILA) o opere soggette ad edilizia libera.

Esempio 1

Tizio vuole sostituire le porte del suo appartamento senza dover fare alcun lavoro di ristrutturazione. La spesa sostenuta è di 10.000 euro. In questo caso non può aversi nessuna detrazione fiscale sulla spesa sostenuta.

Esempio 2

Caio sostiene spese per lo spostamento di una parete di casa. La spesa ammonta a 8.000 euro. Contestualmente sostituisce la porta che c’era prima con una porta scorrevole. La spesa per la porta è di 5.000 euro. In questo caso può avere il bonus ristrutturazione 50% sull’intera spesa, quindi anche su quella per la porta.

Riassumendo…

  • il bonus porte 50% c’è solo laddove c’è anche la ristrutturazione casa
  • non c’è bonus porte per la sola sostituzione di quelle già esistenti
  • per avere il beneficio fiscale è necessario che il pagamento della spesa sia fatto con bonifico parlante
  • lo sgravio fiscale si gode in dichiarazione redditi ed si spalma in 10 quote annuali di pari importo.