Il bonus mobili e grandi elettrodomestici (detrazione IRPEF 50%), come noto, è legato al bonus ristrutturazione. Nel senso che, si può avere il primo solo laddove si fanno lavori di ristrutturazione sulla casa per i quali si gode anche della relativa detrazione IRPEF 50%.

Due detrazioni IRPEF (oggi con la stessa percentuale), dunque, strettamente legate tra loro. Senza la ristrutturazione non può esistere anche il bonus mobili. I legami non finiscono qui. In primis, come vedremo, occorrerà prestare attenzione alla data di inizio lavori.

Inoltre, attenzione anche a quale casa si destina l’arredo.

Si pensi all’ipotesi in cui, il sig. Antonio ristruttura la casa in cui abita godendo del bonus ristrutturazione 50%. A fronte di tali lavori acquista anche la camera da letto che, però, destina alla casa in montagna (non oggetto di ristrutturazione edilizia). Una recente Ordinanza della Corte di Cassazione ha risolto il caso.

Occhio alla data inizio lavori

Intanto, diciamo subito che il bonus mobili non ha ancora lunga vita. Se il legislatore non interviene con la proroga, resterà in vita fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Il bonus ristrutturazione 50% anch’esso resta in vigore fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. A differenza del primo, tuttavia, ci sarà anche negli anni avvenire, ma la percentuale di detrazione scenderà al 36% (salvo che il legislatore proroghi ancore il 50%).

Come detto, per il bonus mobili occorre dare attenzione, in primo luogo, alla data di inizio lavori di ristrutturazione. In dettaglio:

  • con riferimento, ad esempio, al bonus mobili riferito a spese sostenute nel 2022, i lavori di ristrutturazione sulla casa devono essere iniziati NON prima del 1° gennaio 2021
  • per il bonus mobili riferito a spese sostenute nel 2023, i lavori di ristrutturazione sulla casa devono essere iniziati NON prima del 1° gennaio 2022
  • per il bonus mobili riferito a spese sostenute nel 2024, i lavori di ristrutturazione sulla casa devono essere iniziati NON prima del 1° gennaio 2023.

La data di inizio lavori è quella risultante dal titolo abilitativo che autorizza la realizzazione degli interventi edilizi.

Per i lavori in edilizia libera è sufficiente la dichiarazione sostitutiva (chiarimenti bonus ristrutturazione – Circolare Agenzia Entrate n. 17/E 2023).

Bonus mobili, la casa arredata deve essere la stessa ristrutturata

Già l’Agenzia Entrate in diversi documenti di prassi ha specificato che ai fini del bonus mobili è necessario che i beni acquistati vadano ad arredare la casa oggetto di lavori di ristrutturazione. Questo significa che, non può aversi bonus mobili se la camera da letto acquistata va ad arredare la casa in montagna quando la ristrutturazione, invece, interessa una casa diversa da questa.

Tale principio è stato ulteriormente sancito dalla Cassazione (Ordinanza n. 29852 del 27 ottobre 2023). Secondo i giudici supremi,

affinché possa aversi il bonus mobili, il contribuente deve dimostrare che sussistono tutti i presupposti per poter beneficiare della detrazione fiscale. In dettaglio, è necessario dimostrare che i beni acquistati sono destinati all’arredo dell’immobile nel quale sono effettuati gli interventi di recupero edilizio (ristrutturazione).

Ne consegue, che in sede di eventuali controlli dell’Amministrazione Finanziaria, se il contribuente non riesce a dimostrare ciò, rischia la decadenza dal beneficio con conseguente recupero da parte del fisco. In merito alle modalità di dimostrazione, anche se i giudici non si esprimo, riteniamo, ad esempio, che potrebbe essere utile la certificazione dell’avvenuto montaggio da parte della ditta di arredamento, da cui risulta che il servizio è stato reso presso l’indirizzo dell’abitazione corrispondente a quella oggetto di ristrutturazione.

Resta, invece, fermo l’altro chiarimento formulato dall’Agenzia Entrate (Circolare 17/E del 2023), secondo cui i beni possono essere destinati anche ad arredare un ambiente della stessa casa diverso rispetto a quello ristrutturata. Quindi, ok al bonus mobili se, ad esempio, si ristruttura il bagno e si acquista la camera da letto, purché tale camera da letto vada ad arredare la stessa casa in cui è stato ristrutturato il bagno.

Riassumendo

  • il bonus mobili (detrazione 50%) spetta solo se sulla casa si fanno anche lavori di ristrutturazione (altra detrazione 50%)
  • i mobili devono essere destinati ad arredare la stessa casa ristrutturata (Circolare Agenzia Entrate n. 17/E del 2023 e Ordinanza Cassazione n. 29852/2023)
  • può esserci bonus mobili anche se i beni acquistati si destinano ad arredare un ambiente diverso della stessa casa oggetto di ristrutturazione edilizia (Circolare Agenzia Entrate n. 17/E del 2023).