Oggetto di polemiche, sono tante le donne che non potranno beneficiare del bonus mamme lavoratrici. Come canta Coez: “Per tutte le volte che ho perso la calma, tu m’hai dato un’arma, e yo mamma e yo ma’. Vorrei coprirti di tranquillità, tutti i momenti tristi dimmi chi te li ridà. Avessi un figlio vorrei dargli la metà di me, solo la metà buona che è la metà di te”. La mamma, così come il papà, è il punto di riferimento per ognuno di noi.

Sarebbe disposta a fare di tutto pur di rendere i propri figli felici. Non sempre, purtroppo, le cose filano liscio come l’olio. A partire dagli impegni lavorativi fino ad arrivare a quelli familiari e a eventuali imprevisti quotidiani, sono tante le cose da fare. Riuscire a conciliare tutto, pertanto, non è affatto facile. Se tutto questo non bastasse, l’aumento dei prezzi contribuisce a peggiorare ulteriormente la situazione, costringendo molte famiglie a dover fare continuamente i conti in tasca prima di acquistare qualcosa.

Mamme lavoratrici con più di un figlio: fino a 1700 euro in più in busta paga

Proprio per garantire un sostegno ai nuclei famigliari con figli a carico che riscontrano delle difficoltà economiche, il governo introdurrà dal 2024 delle nuove agevolazioni. In particolare, come si evince dall’articolo 37 del disegno di legge della Manovra 2024:

“per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, riconosce un esonero del cento per cento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile. In via sperimentale, per l’anno 2024, tale esonero è riconosciuto anche alle lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo”.

Le lavoratrici aventi diritto non devono presentare alcuna richiesta.

Sarà compito del datore di lavoro o dell’Inps applicare lo sgravio dei contributi che permetterà di registrare, in automatico, un aumento dell’importo stipendio lordo.

Bonus mamme lavoratrici 2024: stop alle polemiche ma restano le escluse

Una misura particolarmente importante, volta ad agevolare l’occupazione femminile. Ma non solo,  offrire un valido aiuto alle famiglie numerose, in modo tale da cercare di contrastare la denatalità. Grazie a questa nuova misura, in particolare, le mamme lavoratrici con più di un figlio potranno ottenere fino a 1700 euro in più in busta paga. Entrando nei dettagli, si stima che ne potranno beneficiare circa 800 mila donne che hanno un contratto a tempo indeterminato, a prescindere dal livello della retribuzione.

A conti fatti si tratta di una piccola percentuale, ovvero circa il 10%, delle donne interessate. Tante, infatti, sono coloro che restano escluse da tale agevolazione. Non potranno accedere al bonus, ad esempio, le lavoratrici domestiche, coloro che hanno ha un contratto a termine, le lavoratrici autonome e le libere professioniste con partita Iva. Restano escluse anche le lavoratrici con un figlio unico o senza figli.