Il nuovo bonus mamma è in vigore dal 1° gennaio 2024 e lo sarà, salvo proroghe fino al 31 dicembre 2026. Parliamo dell’esonero totale (100%) della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico della lavoratrice madre. Quindi, una busta paga più alta. La quota di contributi esonerata non incide sull’aliquota di computo per la futura pensione.

Non possono averlo tutte le lavoratrici madri. Inoltre, è previsto un limite massimo annuo da riparametrare su base mensile. La sua applicazione non è automatica.

Deve essere la lavoratrice stessa a chiederne l’applicazione.

Il questionario sul bonus mamma

Con il presente contributo si fornisce un questionario completo con domanda e risposta sulle questioni più rilevanti di questo beneficio.

Per quanto tempo si applica il bonus mamma?

Il beneficio è applicabile per il periodo paga che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026

Da quando e fino a quando si applica?

Il bonus mamma, fermo restando che esiste limitatamente al periodo paga 2024 – 2026, si applica dal mese paga in cui sussistono i requisiti e non oltre il mese in cui tali requisiti restano.

Il bonus mamma spetta a prescindere dal tipo di contratto di lavoro e dal settore lavorativo?

NO. Il beneficio spetta solo alle lavoratrici madri con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il datore di lavoro può essere sia privato che pubblico. Spetta per tutti i settori, incluso quello agricolo ed escluso quello domestico. Quindi, ad esempio, niente bonus mamma per la babysitter.

C’è un numero minimo di figli per avere l’agevolazione?

Si. La lavoratrice deve essere madre di tre o più figli. Tuttavia, per il solo periodo paga 2024 spetta anche alla lavoratrice madre di due o più figli.

Esiste qualche requisito da rispettare in merito all’età dei figli?

Si. Il beneficio spetta NON oltre il mese in cui il figlio più piccolo compie 18 anni.

Tuttavia, con riferimento al periodo paga 2024, se la lavoratrice è madre di due figli, il beneficio spetta non oltre il mese (2024) in cui il figlio più piccolo compie 10 anni.

Se nel 2024 ho due figli uno di 8 anni e l’altro di 6 anni, e poi nasce il terzo figlio a marzo 2025 come devo comportarmi?

In tal caso la lavoratrice, nel rispetto di tutti gli altri requisiti, può avere il bonus mamma per tutto il 2024. Poi si interrompe per gennaio 2025 e febbraio 2025. A partire dal marzo 2025 potrà averlo nuovamente fino al 31 dicembre 2026.

Spetta anche in caso di figli in adozione o affidamento?

Si. L’agevolazione spetta anche in caso di adozione dei figli o affidamento. Spetta inoltre anche nel caso in cui, a seguito di separazione/divorzio, i figli sia dati in affido esclusivo al padre.

Se uno dei figli viene a mancare durante il periodo di godimento, il beneficio si interrompe?

NO. Regola vuole che la realizzazione del requisito si intende soddisfatta al momento della nascita del terzo figlio (o successivo) e la verifica dello stesso requisito si cristallizza alla data della nascita del terzo figlio (o successivo), non producendosi alcuna decadenza dal diritto a beneficiare della riduzione contributiva in oggetto in caso di premorienza di uno o più figli o dell’eventuale fuoriuscita di uno dei figli dal nucleo familiare o, ancora, nelle ipotesi di non convivenza di uno dei figli o di affidamento esclusivo al padre.

Se ho un contratto di lavoro a tempo determinato che poi si trasforma a indeterminato ho diritto al bonus mamma?

Si, a partire dal mese in cui il contratto passa da tempo determinato a indeterminato, purché ciò avvenga nel periodo 1° gennaio 2024 – 31 dicembre 2026.

Come si ottiene il bonus mamma?

Bisogna presentare specifica domanda bonus mamma al datore di lavoro fornendo il codice fiscale dei figli.

La lavoratrice può fornire detti codici fiscali anche direttamente all’INPS con apposita applicazione web resa disponibile gratuitamente. Il benefico sarà poi applicato dal datore di lavoro in busta paga attraverso i flussi mensili Uniemens.

Se al 1° gennaio 2024 avevo già i requisiti e faccio la domanda a febbraio 2024 avrò anche l’arretrato di gennaio 2024?

Si. Visto che il bonus come detto è entrato in campo il 1° gennaio 2024 e visto che l’INPS ha fornito le istruzioni operative solo il 31 gennaio 2024 (Circolare n. 27/2024).

Esiste un importo massimo?

Si. Il beneficio non può essere superiore a 3.000 euro annui, da riparametrare su base mensile (quindi, 250 euro annui). Trovi qui come calcolare il limite massimo bonus mamma.

L’agevolazione concorre a formare il reddito?

Si. L’importo in più che la lavoratrice si ritrova in busta paga a seguito dell’esenzione contributiva in questione è a tutti gli effetti reddito da lavoro dipendente e come tale soggetto ad IRPEF e relative addizionali regionale e comunale.

Spetta anche durante il congedo straordinario 104 e in caso di maternità?

NO. Il bonus mamma non spetta nel periodo di congedo straordinario 104, in quanto per tale periodo la lavoratrice non ha retribuzione ma riceve indennità INPS. Stessa cosa dicasi per il periodo di maternità.

C’è una circolare INPS con tutte le indicazioni sul bonus mamma?

Si. Le indicazioni operative sul bonus mamma sono nella Circolare INPS n. 27/2024.