Dopo la circolare INPS contenenti chiarimenti e istruzioni, è operativo il bonus mamma previsto con la legge di bilancio 2024 (comma 180). Un abbattimento (100%) della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico della lavoratrice madre. Spetta fino al compimento del 18 anni di età del figlio più piccolo.

Il legislatore allo stesso tempo, fissa uno specifico perimetro applicativo. È destinato solo alle lavoratrici madri con contratto di lavoro a tempo indeterminato, con tre o più figli. E solo per il 2024, anche alle lavoratrici con due o più figli.

Specifici limiti anche per il settore lavorativo. E, a questo proposito, è giunto in redazione il seguente quesito.

“Salve, sono un soggetto con alle proprie dipendenze una badante che ha tre figli. Il contratto di lavoro di detta badante è a tempo indeterminato. Sono a chiedere se la mia dipendente possa richiedere l’applicazione del bonus mamma.”

Solo alla lavoratrice madre

Il bonus mamma, come anticipato in premessa, è stato previsto dal comma 180 legge di bilancio 2024. Si concretizza in un:

esonero, per il periodo paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico della lavoratrice fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.

È previsto un numero minimo di figli. In dettaglio, solo per il periodo paga 1° gennaio 2024 – 31 dicembre 2024, è possibile applicarlo anche alle lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo.

A regime, invece, quindi dal periodo paga 2025, spetterà (salvo proroghe) solo alle lavoratrici madri con tre o più figli, fino al compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo.

Bonus mamma, la badante è ammessa?

Il bonus mamma non è circoscritto solo nel numero di figli, ma anche nella tipologia di contratto.

In primis, è riservato solo alle lavoratrici madri con contratto di lavoro a tempo indeterminato (sia settore privato che pubblico). E laddove, il contratto passi da determinato a indeterminato il bonus mamma spetta a partire dal periodo di paga in cui avviene detta trasformazione.

Inoltre, è specificamente indicato che nel beneficio rientra anche il settore agricolo, con la sola esclusione dei rapporti di lavoro domestico.

Pertanto, venendo al quesito del lettore, per espressa previsione normativa, il bonus mamma non si può applicare al contratto di lavoro a tempo indeterminato della badante.

Si ricorda anche che, laddove sia possibile averlo, deve essere la lavoratrice stessa a farne specifica richiesta al datore di lavoro.

Tutti i chiarimenti bonus mamma nella Circolare INPS n. 27/2024.