Impossibile chiamarlo decreto aprile visto che ad oggi, ultimo giorno del mese, manca l’accordo al Governo sui bonus per la fase 2. Ad occupare il dibattito c’è soprattutto il bonus partita IVA (secondo gli ultimi rumors ad aprile sarà confermato con le stesse regole dei primi beneficiari salvo poi imporre per la mensilità di maggio criteri di reddito). Ma il bonus autonomi non è l’unico nodo da sciogliere relativamente alle prossime misure alle quali saranno destinati nel complesso circa 55 miliardi aggiunti per la fase 2, oltre a quelli già erogati.

E intanto il tempo passa.

Dal Governo non sembrano particolarmente preoccupati e garantiscono che tutto sarà fatto, ma con i tempi necessari per farlo bene perché le questioni da affrontare nel dettaglio sono delicate e eterogenee. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha cercato di calmare gli animi: “cambia poco, lo approveremo al rientro”. Ma basta veramente questo per tranquillizzare chi aspetta di conoscere le decisioni in merito al bonus 800 euro, ai voucher baby sitter, al reddito di emergenza, all’estensione della Naspi o alle altre misure allo studio?

Innegabilmente gli interessi toccati sono molteplici e di diversa natura ma d’altra parte è anche vero che siamo dinanzi ad un’urgenza che, come tale, andrebbe trattata. Chi è rimasto senza aiuti teme proprio questo atteggiamento dell’esecutivo.