Il bonus facciata nasce per rendere esteticamente più belli gli edifici, migliorando il decoro urbano. Fatta questa premessa resta il dubbio per gli stabili dotati di cortile interno. A rispondere a questo quesito è stata direttamente l’Agenzia delle Entrate, in risposta ad interpello n.296/2020. Chiariamo i dubbi.

Facciata che ridà verso l’interno: resta il diritto al bonus?

Nel caso specifico un proprietario chiedeva informazioni sul diritto al bonus per lavori di rifacimento delle facciate del fabbricato, alcune delle quali visibili dalla strada e altre esposte su un cortile privato.

La risposta dell’Agenzia precisa che spetta il bonus facciate per interventi inerenti all’involucro “esterno visibile dell’edificio, vale a dire sia sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sugli altri lati dello stabile (intero perimetro esterno)” includendo tutti gli elementi della “struttura opaca verticale”.

La detrazione non spetterebbe, al contrario, per gli interventi sulle facciate interne del condominio. Unica eccezione appunto quelle visibili dalla strada o da suolo a uso pubblico.

Facciata interna: il bonus spetta solo se una parte è visibile dalla strada

In conclusione, l’Agenzia delle Entrate ha interpretato la normativa in questo senso: per le facciate interne il bonus può essere riconosciuto per interventi di rifacimento ma solo se, almeno parzialmente, la parete è visibile da strada pubblica. Altrimenti sarebbe come riconoscere la detrazione del 90% per un lavoro che non contribuisce ad arricchire il decoro urbano ma di cui godono solo i privati che vi risiedono.

Sconto in fattura e cessione del credito per il bonus facciate: chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Nella stessa risposta all’interpello in analisi, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta anche sulla possibilità di optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito per la detrazione spettante per il bonus facciata. Lo ha fatto richiamando le regole disponibili nel provvedimento 283847/2020.

 

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