Parole di soddisfazione quella di Giorgia Meloni all’indomani dell’approvazione della NADEF (Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza) che accompagnerà l’esecutivo alla legge di bilancio 2023.

Il Governo ha giurato il 22 ottobre e in meno di due settimane ha raggiunto due obiettivi importanti: liberare oltre 30 miliardi di euro (9,1 miliardi per il 2022 e 21 miliardi per il 2023) per mettere in sicurezza famiglie e imprese dal caro bollette e compiere il primo passo sul fronte della sicurezza energetica nazionale.

Concentreremo le risorse a disposizione per aiutare gli italiani a far fronte all’aumento del costo dell’energia, senza disperdere risorse in bonus inutili.

Avevamo promesso agli italiani che, una volta al Governo, ci saremmo dedicati con serietà e determinazione all’emergenza energetica ed è esattamente quello che stiamo facendo, dimostrando che anche in Italia se si vuole è possibile fare quello che serve per il bene dei cittadini.

Queste le parole scritte dal nuovo premier sul suo profilo ufficiale di Facebook.

Ciò significa anche un’altra cosa però. Ossia niente bonus dicembre. Salvo colpi di scena, non ci sarà un altro bonus 150 euro o un altro bonus 200 euro come quelli previsti rispettivamente dal decreto Aiuti ter e dal primo decreto Aiuti, messi in campo contro il caro bollette dal governo uscente guidato da Mario Draghi.

Bonus dicembre, niente da fare (restano i 150 euro solo a novembre)

Dunque, il bonus 150 euro sarà solo per novembre. I dipendenti lo avranno (in busta paga) sulla retribuzione di competenza del mese di novembre 2022 a condizione che la retribuzione imponibile previdenziale del mese stesso non risulti superiore a 1.538 euro.

Lo avranno direttamente dall’INPS i pensionati; i percettori di NASPI e dis-coll; i percettori del reddito di cittadinanza. Lo percepiscono anche loro a novembre 2022.

Le altre categorie dovranno fare domanda, secondo tempi e modalità che l’INPS dovrà ancora definire.

Ci riferiamo a:

  • titolari di rapporti di lavoro co.co.co.
  • lavoratori autonomi (con e senza partita IVA)
  • lavoratori stagionali ed intermittenti
  • lavoratori dello spettacolo
  • incaricati alle vendite.

Queste categorie avranno il bonus 150 euro, tuttavia, solo se il reddito personale 2021 non risulti superiore a 20.000 euro.

Nel rispetto del requisito reddituale di 20.000 euro, non devono, invece, fare domanda per il bonus 150 euro colf e badanti. Lo avranno in automatico coloro che hanno fatto già domanda per il bonus 200 euro del primo decreto Aiuti (scaduta il 30 settembre 2022).