Le imprese avranno più tempo per completare gli investimenti in beni strumentali prenotati nel 2022 per sfruttare il credito d’imposta di cui alla Legge di bilancio 2021 e 2022. Infatti, il DL 198/2022, c.d. decreto Milleproroghe, proroga il termine lungo per portare a termine gli investimenti.

La novità riguarda tanto gli investimenti in beni ordinari materiali e immateriali tanto quelli in beni materiali 4.0.

Vediamo nello specifico quali sono le novità di cui al decreto Milleproroghe.

Il bonus beni strumentali. La proroga per gli investimenti ordinari

Partiamo dagli investimenti in beni ordinari.

Per intenderci, facciamo riferimento a quei beni non 4.0, dunque che non sono ad alto contenuto tecnologico. Si pensi ad esempio a: mobili, arredi, macchinari, ecc.

In merito a tale tipo di beni, il comma 1055 della Legge n°178/2020, Legge di bilancio 2021, prevede quanto segue:

Alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali materiali diversi da quelli indicati nell’allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro, nonche’ investimenti in beni strumentali immateriali diversi da quelli indicati nell’allegato B annesso alla medesima legge n. 232 del 2016, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro, a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione, il credito d’imposta e’ riconosciuto nella misura del 6 per cento

Dunque, il bonus per i beni materiali non spetta più nel 2023 ammenoché alla data del 31 dicembre 2022:

  • il relativo ordine risulti accettato dal venditore e
  • sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione

Nel rispetto di tali condizioni, il bonus spetta anche per gli investimenti effettuati fino al 30 novembre 2023; prima dell’intervento del DL Milleproroghe, il termine scadeva al 30 giugno 2023.

Nei fatti, si tratta di una proroga di 5 mesi (vedi art.12, c.1-bis del dL 198/2022).

Bonus beni strumentali. La proroga per gli investimenti 4.0

Come accennato in premessa, la proroga riguarda anche i beni materia 4.0. La proroga è importante perché dal 2023 le aliquote agevolative scendono di qualche punto percentuale.

Nello specifico, grazie al DL Milleproroghe, viene spostato dal 30 settembre al 30 novembre 2023 anche il c.d termine “lungo” per completare gli investimenti in beni strumentali tecnologicamente avanzati, ossia funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0” (allegato A alla legge 232/2016), per i quali alla data del 31 dicembre 2022:

  • l’ordine risulta accettato dal venditore ed
  • è stato pagato un acconto per almeno il 20% del costo di acquisizione (articolo 1, comma 1057, legge 178/2020).

Si ponga attenzione al fatto che, il termine originario era stata fissato al 30 giugno 2023; poi successivamente la Legge n°197/2022, Legge di bilancio 2023, aveva prorogato la scadenza al 30 settembre. Ora il DL Milleproroghe la sposta in avanti nuovamente. Al 30 novembre 2023.

In tal modo, le imprese potranno beneficiare del bonus maggiorato: 40% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro, 20% per la quota superiore a 2,5 milioni e fino a 10 milioni, 10% per la quota eccedente i 10 milioni e fino al limite massimo di 20 milioni (tali percentuali agevolative, per gli anni 2023-2025 scendono, rispettivamente, al 20, al 10 e al 5% – comma 1057-bis).

Anche le STP possono sfruttare la proroga.