Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 30 aprile 2024, ha approvato (in esame preliminare) altro decreto legislativo, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Il nuovo provvedimento rappresenta un ulteriore passo fondamentale nell’attuazione della legge delega sulla riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111). Una riforma che, tra l’altro, mira a rivedere complessivamente il regime fiscale applicabile ai redditi delle persone fisiche (IRPEF) e giuridiche (IRES) in Italia.

Tra le misure contenute spicca il nuovo “Bonus Befana 2025”, ossia l’erogazione di un’indennità (una tantum) di 100 euro nel mese di gennaio 2025.

L’iniziativa si configura come un regime fiscale sostitutivo per la tredicesima mensilità con il fine di sostenere ulteriormente i redditi delle famiglie dei lavoratori dipendenti.

Il requisito di reddito e di imposta

Il bonus befana 2025, non è da confondersi con l’attuale ex bonus Renzi. Quello nuovo è una misura di sollievo finanziario progettata per i lavoratori dipendenti che rispettano i requisiti di reddito, condizioni familiari e imposta netta positiva. Vuole rappresenta una risposta pragmatica alle esigenze dei lavoratori dipendenti, contribuendo a mitigare le pressioni finanziarie nel corso dell’anno che verrà. È una tantum, nel senso che è riconosciuto una sola volta. Mentre l’ex Renzi è mensile (di 100 euro).

Per poter beneficiare del bonus befana 2025, i lavoratori dipendenti devono soddisfare (congiuntamente) alcuni criteri specifici riferiti all’anno 2024. Il primo requisito richiesto è quello reddituale.

Il reddito complessivo del lavoratore, per l’anno 2024, non deve superare i 28.000 euro. Questo criterio mira a indirizzare il beneficio alle fasce di reddito medio-basse, fornendo un sostegno economico tangibile a chi ne ha più bisogno.

Un ulteriore requisito per accedere al beneficio riguarda l’imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente del lavoratore, che deve essere superiore alle detrazioni spettanti. Questo criterio assicura che il bonus sia concesso a chi ha un’imposta netta positiva sui redditi da lavoro dipendente.

In altre parole chi non ha IRPEF da pagare non avrà il bonus befana 2025.

Bonus befana 2025, come averlo

Altra condizione indispensabile affinché il lavoratore dipendente abbia diritto al bonus befana 2025 riguarda la situazione familiare. In particolare, con riferimento al 2024, il lavoratore deve avere uno dei seguenti stati familiari:

  • coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi a carico
  • oppure almeno un figlio a carico, ove l’altro genitore manchi o non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato, o se vi siano figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato.

Il beneficio sarà erogato in busta paga. A tal fine, anche se ora bisogna conoscere il contenuto dettagliato del decreto in esame, si presume che il lavoratore debba rendere al datore di lavoro una sorta di autocertificazione in cui dichiara di possedere i requisiti. In particolare quelli reddituale e familiare. Requisiti, questi, che sono progettati per garantire che il bonus befana 2025 sia rivolto alle famiglie in situazioni di difficoltà o particolari, garantendo un supporto finanziario mirato.

Riassumendo

  • il nuovo decreto sulla riforma fiscale prevede il bonus befana 2025
  • si tratta di un’indennità una tantum di 100 euro spettante ai lavoratori dipendenti che rispettano determinati requisiti
  • i requisiti (reddituali, di imposta netta, e familiari) devono essere verificati tutti per l’anno d’imposta 2024
  • il bonus befana sarà erogato direttamente dal datore di lavoro in busta paga, a gennaio 2025.