Ci sono arrivati in redazione alcuni quesiti inerenti alla possibilità di recuperare gli arretrati del bonus bebè. In questo ambito occorre fare una distinzione tra arretrati per domande regolari, e quindi dovuti all’Inps, e arretrati di domande presentate in ritardo. I primi vengono senza dubbio riconosciuti se la domanda è stata presentata nei termini e con tutta la documentazione allegata; se invece la domanda bonus bebè è stata presentata dopo i 90 giorni che cosa succede?

Parto prematuro e domanda bonus bebè tardiva: cosa succede?

Molti casi riguardo parti prematuri o con complicazioni.

Le circostanze del momento non permettono una considerazione razionale dei tempi e può capitare che alcune scadenze di questo tipo sfuggano. Comprensibile quindi ma in termini di bonus che cosa si perde? I neo genitori che non presentano domanda bonus bebè nei tempi perdono l’assegno?

Per fortuna a questa risposta possiamo rispondere negativamente: anche chi presenta la domanda per il bonus bebè quando sono già scaduti i 90 giorni mantiene il diritto all’assegno. Ma attenzione perché questo non sarà più riconosciuto a partire dalla data del parto, bensì da quella della domanda. E solo da questa data saranno dunque considerati eventuali arretrati per ritardi nei pagamenti Inps.

In conclusione una buona notizia solo a metà: il bonus bebè non si perde ma, se la domanda viene fatta in ritardo, di fatto si perde l’importo relativo al tempo perso a partire dalla nascita e fino alla domanda.

Per altre info sul bonus bebè non esitare a contattare la redazione: scrivi a [email protected].