Tempo fa, in effetti moltissimi anni fa, andava di moda un giornalino di fumetti dal nome “Tiramolla”. Il personaggio principale è elastico a tal punto da potersi allungare o ridurre a seconda dell’occasione e del momento. Ebbene, il bonus barriere architettoniche 75% sembra possedere la stessa speciale abilità, infatti non scomparirà nel 2023. Anzi, proprio come il nostro personaggio a fumetti, si allungherà ancora di qualche anno, grazie a quanto previsto nella Legge di bilancio 2023. La Manovra ha ricevuto il via libera dalla Camera e ora si appresta a essere approvata, senza modifiche, anche dal Senato.

Poi dovrà approdare in Gazzetta Ufficiale per la sua entrata in vigore. La cosa dovrà essere fatta entro il 31 dicembre 2022 se l’Italia non vuole rischiare l’esercizio provvisorio.

Ricordiamo che è stato l’art.119-ter del decreto legge 34 del 2020 a introdurre la possibilità di godere di una detrazione fiscale del 75% a fronte di spese sostenute per lavori edili finalizzati all’eliminazione di barriere architettoniche. Il beneficio, tuttavia, era limitato alle sole spese sostenute nel periodo 1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2022.

Il bonus barriere architettoniche 75%:

  • è da godere in 5 quote annuali di pari importo;
  • prevede la possibilità di optare per lo sconto in fattura o cessione del credito;
  • va ad aggiungersi come ulteriore bonus disponibile, ma non a sostituire, ad altri bonus come bonus ristrutturazione 50% e bonus 110, previsti per la stessa tipologia di lavori. Si tratta di tre benefici fiscali alternativi uno all’altro e, dunque, non cumulativi;
  • la detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

Bonus barriere architettoniche 75%, proroga e novità (manovra 2023)

Nella sua formula introduttiva, dunque, il bonus barriere architettoniche 75% era destinato a essere applicato solo sulle spese sostenute nel 2022.

La Manovra finanziaria 2023 interviene prorogandolo anche alle spese sostenute nel 2023, 2024 e 2025.

Allo stesso tempo ne conferma i limiti massimi di onere su cui poter applicare lo sgravio fiscale. In dettaglio il bonus si applica su un massimo di:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

La stessa Manovra di bilancio 2023, però, stabilisce una condizione fondamentale da rispettare laddove dovesse trattarsi di lavori fatti sull’edificio condominiale. In particolare stabilisce che per le deliberazioni in sede di assemblea condominiale relative ai lavori di rimozione di barriere architettoniche, è necessaria la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti un terzo del valore millesimale dell’edificio.