Il bonus spettante per le spese sostenute nel 2022 per fruire di attività fisica adattata, è tra le agevolazioni che l’Agenzia delle entrate considera nella predisposizione della dichiarazione precompilata; tuttavia, il credito d’imposta non è inserito direttamente nella dichiarazione ma solo nel foglio informativo.

Da qui, il contribuente che decide di occuparsi direttamente del 730 precompilato, dovrà prestare la massima attenzione nel compilare la dichiarazione e far si che il bonus concorra ai fini dei conguagli risultanti dal 730.

Vediamo quali sono le accortezze che il contribuente deve tenere a mente nel momento in cui decide di inserire il credito d’imposta nel 730 precompilato.

Il credito d’imposta per l’attività fisica adattata, A.F.A.

L’articolo 1, comma 737 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, ha previsto un credito d’imposta per le spese documentate, sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 dalle persone fisiche, per fruire di attività fisica adattata di cui all’art. 2, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36.

Per attività fisica adattata (AFA) si intendono: i programmi di esercizi fisici, la cui tipologia e la cui intensità sono definite mediante l’integrazione professionale e organizzativa tra medici di medicina generale (MMG), pediatri di libera scelta (PLS) e medici specialisti e calibrate in ragione delle condizioni funzionali delle persone cui sono destinati, che hanno patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o disabilità fisiche e che li eseguono in gruppo sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, in luoghi e in strutture di natura non sanitaria, come le «palestre della salute», al fine di migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita e favorire la socializzazione.

Rispetto alle spese sostenute nel 2022, il bonus copre quasi il totale delle spese sostenute.

Il credito d’imposta per l’attività fisica adattata, A.F.A. Inserimento nel 730 precompilato

Il bonus è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2022, in diminuzione dell’Irpef dovuta allo Stato.

L’eventuale ammontare non utilizzato potrà essere fruito negli anni successivi.

Come accennato in premessa, L’Agenzia delle entrate non inserisce il credito d’imposta direttamente nella dichiarazione precompilata ma lo riporta  solo nel foglio informativo che accompagna la dichiarazione stessa.

Di conseguenza, deve essere il contribuente a verificare di rispettare tutti i requisiti per fruire dell’agevolazione ed inserire il bonus in dichiarazione. A ogni modo, il bonus richiede che a monte sia stata presentata apposita richiesta all’Agenzia delle entrate, come da ricevuta in possesso del contribuente.

Detto ciò, in una delle FAQ sulla dichiarazione precompilata, l’Agenzia delle entrata ha messo in evidenza che:

Premesso che per richiedere il beneficio del credito d’imposta Afa la persona fisica deve aver presentato telematicamente l’istanza all’Agenzia, l’importo del credito utilizzabile nella misura accolta sarà riportato nel foglio informativo del solo beneficiario, al fine di agevolarlo nella compilazione del rigo G15 del modello 730 oppure del rigo CR31 del modello Redditi, lasciando allo stesso la valutazione del possesso di tutte le condizioni previste per il beneficio fiscale. L’ammontare del credito riportato è ottenuto applicando alle spese indicate nell’istanza presentata la percentuale prevista dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, determinata sulla base del rapporto tra ammontare delle risorse stanziate e ammontare complessivo delle spese agevolabili.

Il credito d’imposta non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale aventi ad oggetto le medesime spese.

L’inserimento del credito d’imposta nel rigo G15 comporterà che la dichiarazione si consideri modificata con tutte le conseguenze in termini di controlli sul 730.