Per le locazioni, ecco il bonus affitti estate 2021 per le pulizie Covid e sanificazione anche ai privati. E questo perché il cosiddetto bonus sanificazione è stato rivisto e ritoccato con un emendamento al Decreto Sostegni bis. Si tratta, nello specifico, di un ritocco alla misura istituita dal Governo in piena pandemia. Ovverosia nel 2020 per la sanificazione degli ambienti di lavoro.

Bonus affitti estate 2021 per le pulizie Covid e sanificazione anche ai privati

Ora invece, grazie all’emendamento, il bonus sanificazione è stato rilanciato per le spese di pulizia anti-Covid.

Per i mesi di giugno, di luglio e di agosto 2021. E contestualmente allargato pure per gli affitti estate 2021. Per le locazioni immobiliari, infatti, il bonus sanificazione è ora accessibile pure alle strutture ricettive. Quelle che, a carattere non imprenditoriale, rientrano nel circuito extra-alberghiero. Ovverosia, il bonus sanificazione 2021 è ora allargato pure ai bed and breakfast ed alle case vacanze. E pure agli affitti brevi.

Mentre al bonus sanificazione, in prima riformulazione, potevano accedere solo gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni. Gli enti religiosi civilmente riconosciuti. E pure gli enti non commerciali includendo pure quelli operanti nel terzo settore. Ma il tutto a patto che, nella fase di conversione in legge Decreto Sostegni bis, questa novità sia confermata.

Nuovo credito di imposta sanificazione: attenzione, il bonus è dimezzato

Per il nuovo credito di imposta sanificazione, la platea è ora allargata. Ma, nello stesso tempo, il bonus è ora dimezzato. Rispetto al 60% originario, infatti, ora il bonus sanificazione 2021 è al 30% della spesa. Mentre il tetto massimo per singolo beneficiario resta invariato. Ovverosia, sempre fissato a 60mila euro.

Come si utilizza il credito di imposta per le pulizie Covid e sanificazione

Invariata resta pura la modalità di fruizione del bonus sanificazione 2021. Il credito di imposta, infatti, si può compensare nel modello F24 con altre tasse da pagare. Oppure si può sfruttare inserendolo nella dichiarazione dei redditi.

Ma a patto che il periodo di imposta della dichiarazione coincida con quello in corrispondenza del quale le spese per la sanificazione sono sostenute.