Il bonus acqua potabile può essere richiesto anche per le spese sostenute nel 2023, intanto sono da breve scaduti i termini per richiederlo rispetto alla spese pagate nel 2022.

Anche per il 2023, è confermato che le spese devono essere documentate con fattura elettronica o scontrino elettronico in cui va riportato il codice fiscale di chi richiede il credito. I privati e, in generale, i soggetti diversi dagli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, devono effettuare il pagamento con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento, comunque diversi dai contanti.

Il bonus acqua potabile

Quando parliamo di bonus acqua potabile, facciamo riferimento al credito d’imposta che agevola le spese sostenute, per razionalizzare il consumo dell’acqua e ridurre l’utilizzo di bottiglie di plastica. Il bonus acqua potabile è stato previsto nella Legge di bilancio 2021 (art. 1, c. da 1087 a 1089, legge n. 178/2020).

Il credito d’imposta teorico è pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:

  • filtraggio
  • mineralizzazione
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare,

Sistemi finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti (Fonte portale ADE).

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche,  5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Il bonus acqua potabile. Come ottenerlo nel 2023?

Pe richiedere il bonus acqua potabile nel 2023, valgono le regole dello scorso anno.

In particolare, la richiesta potrà essere presentata tramite i portale dell’Agenzia delle entrate tra il 1° e il 28 febbraio 2024.

Sopra abbiamo parlato di credito d’imposta al 50%, dicendo che si tratta di una percentuale solo teorica. Questo perché, considerato che i fondi destinati al bonus sono limitati,  l’Agenzia delle entrate, con apposito provvedimento, renderà nota, per ciascun anno, la misura percentuale del credito d’imposta effettivamente spettante.

In base al numero delle richieste ricevute.

Rima fermo che il bonus può essere richiesto da: persone fisiche; esercenti attività d’impresa, arti e professioni; enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore; enti religiosi civilmente riconosciuti.

La presentazione della domanda può essere effettuata tramite la propria aere riservata del sito dell’Agenzia delle entrate. Serve una delle seguenti credenziali: SPID, CIE o CNS.

Una volta effettuato l’accesso, il servizio si trova all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.

L’alternativa è quella di  inviare la comunicazione dopo averla predisposta in un file conforme alle specifiche tecniche presenti nella scheda informativa. Attenzione, in tali casi, i file dovranno essere sottoposti ai controlli di conformità utilizzando il software reso disponibile dall’Agenzia delle entrate; i file non controllati saranno scartati e le comunicazioni in essi contenute non saranno acquisite.

Nell’applicativo “Desktop Telematico” è disponibile, per le applicazioni “Entratel” e “File Internet”, all’interno della categoria Controlli Agevolazioni la versione 1.0.0 del 01/02/2022 relativa al modulo Controlli Comunicazione Delle Spese Per Il Miglioramento Dell’Acqua Potabile (codice fornitura: CMA22).”