Nella conferenza stampa di ieri il premier Conte ha ribadito che, non solo il bonus 600 euro sarà confermato ma che si sta studiando un modo per rendere la procedura automatica per chi ne ha già beneficiato senza bisogno di una nuova domanda. Per quanto riguarda l’importo, non è ancora ufficiale, ma si va verso un aumento, portando il bonus per autonomi e partite IVA a 700-800 euro (ma restringendo al contempo la platea di beneficiari dal punto di vista del reddito e del calo nei guadagni dovuto all’impatto del coronavirus sull’attività).

Tuttavia, se è vero che il bonus partita IVA, come intuitivo, è strettamente legato all’evolversi dalla pandemia, allora potrebbe non essere sufficiente: potrebbe non essere tanto una questione di importo, quanto di durata.

Bonus ad autonomi e partite IVA: servono aiuti per 4 mesi

Il Codacons ha indirizzato al  vice ministro dello sviluppo Stefano Buffagni, chiedendo interventi e aiuti economici più strutturali e duraturi per queste categorie:

  • la sospensione dei versamenti degli oneri contributivi per il 2020;
  • l’aumento del bonus a 1.000 euro per autonomi e lavoratori stagionali.

Marco Maria Donzelli, presidente del Codacons, ha spiegato: “viviamo un momento particolare che sta mettendo in serie difficoltà le famiglie italiane. Per i dipendenti sono state stabilite CIG in deroga, ma per gli autonomi gli aiuti sono insufficienti”. In merito alla selezione dei beneficiari per far si che il bonus vada a chi veramente ne ha bisogno, Buffagni ha spiegato: “siamo consapevoli che ci saranno alcune imprese che non ripartiranno, quindi il reddito di cittadinanza sarà uno strumento di sostegno nel breve, certo bisogna garantire una ripartenza sostenibile per quelle che invece potranno ripartire”. Il viceminsitro ha voluto rassicurare anche dal timore, diffuso da alcune false notizie, della copertura economica per garantire il pagamento delle pensioni: “certo è che tanti pensionati saranno ancora l’ammortizzatore sociale delle famiglie, soprattutto dopo questa crisi, perché tanti avranno difficoltà, quindi si figuri se andiamo a toccare i pensionati in questo momento”.

Dunque due mesi, se anche ipotizziamo il bonus a 800 euro, potrebbero non essere sufficienti.

Dello stesso avviso del Codacons sembra anche Colap, associazione che rappresenta i lavoratori autonomi. Il presidente Emiliana Alessandrucci ha descritto l’emergenza coronavirus come una situazione “magmatica”, che si evolve costantemente richiedendo misure flessibili e adeguate “con una lenta ripartenza a maggio bisognerà calcolare almeno quattro mesi di bonus perché prima di agosto nessuno riuscirà a riorganizzare una ripresa del business. Lo stesso funzionamento del bonus non è ancora del tutto rodato. A molti è arrivato regolarmente, mentre altri nostri associati non ne hanno visto traccia. I ritardi creano ulteriore angoscia e incertezza nel futuro: avere un finanziamento continuativo per quattro mesi permetterebbe di pianificare con più tranquillità. Per questo accogliamo con favore la proposta del presidente Conte di rinnovare il bonus con il clic. Ma sarebbe un vantaggio anche per la burocrazia avviare un piano di aiuto alle partite Iva con un solo clic per quattro mesi“.