L’art. 32 comma 8 decreto Aiuti, prevede espressamente il bonus 200 euro lavoratori domestici. Sono certamente tali colf e badanti. E la baby sitter può rientrare tra i beneficiari?

Per rispondere al dubbio è necessario soffermarsi sulla definizione di “lavoratore domestico”. Prima però di addentrarci in questo, facciamo un passo indietro.

Il bonus 200 euro “una tantum” spetta ad una serie di lavoratori. Ad alcuni di essi sarà pagato in automatico (quindi senza fare domanda). Tra questi rientrano ad esempio i lavoratori dipendenti ed i pensionati.

Altri beneficiari, invece, dovranno farne richiesta.

Il bonus 200 euro lavoratori domestici è su domanda

I lavoratori domestici rientrano proprio tra quelli che dovranno fare domanda, altrimenti non avranno il bonus 200 euro. Domanda che andrà fatta tramite patronato.

A questo proposito, l’INPS sta predisponendo la piattaforma telematica per consentire a questi ultimi di caricare la pratica.

Il bonus 200 euro colf e badanti (e altri lavoratori domestici) sarà pagato dall’INPS nel mese di luglio (il pagamento avverrà con accredito su IBAN o in contanti con bonifico domiciliato).

I requisiti, rientrano anche baby sitter?

Ad ogni modo, affinché possa esserci bonus 200 euro lavoratori domestici, è necessario che il lavoratore abbia in essere uno o più rapporti di lavoro (domestico) alla data del 18 maggio 2022 (entrata in vigore del decreto Aiuti). Non sono previsti requisiti reddituali.

Detto ciò, soffermandoci sulla definizione di lavoro domestico, per tale si intende la prestazione, da parte del lavoratore, di servizi di carattere domestico diretti al funzionamento della vita familiare.

Sulla base di tale definizione, dunque, tra i lavoratori domestici possono farsi rientrare non solo colf e badanti, ma anche baby sitter.

Pertanto, certamente, nel rispetto del requisito di cui sopra, il bonus 200 euro spetta anche a quest’ultima categoria.