Dopo il bonus 200 euro del primo decreto Aiuti è arrivato il bonus 150 euro del decreto Aiuti ter. Due contributi una tantum finalizzati a contrastare (anche se solo per un mese) il caro bollette. Potenziali beneficiari delle due indennità sono gli stessi soggetti. Si tratta di:

  • lavoratori dipendenti
  • pensionati
  • percettori di NASPI e dis-coll
  • percettori reddito di cittadinanza
  • titolari di rapporti di lavoro co.co.co.
  • lavoratori autonomi (con e senza partita IVA)
  • lavoratori stagionali ed intermittenti
  • lavoratori dello spettacolo
  • colf e badanti
  • incaricati alle vendite.

Requisiti di reddito e tempi di pagamento

Ciò che cambia sono i requisiti ed i tempi di erogazione.

Per i dipendenti ad esempio, mentre per i 200 euro era chiesto che la retribuzione imponibile previdenziale mensile non superasse i 2.692 euro, per il bonus 150 euro è necessario che il reddito imponibile previdenziale di novembre 2022 non risulti superiore a 1.538 euro. Per le altre categorie, invece, per il bonus 200 euro sussiste la necessità di avere il reddito personale 2021 non superiore a 35.000 euro mentre per i 150 euro tale soglia scende a 20.000 euro.

Il bonus 150 euro sarà pagato tra novembre e dicembre. L’altro è già stato pagato nella maggior parte dei casi. Per i titolari di partita IVA, ad esempio, la domanda per il bonus 200 euro scade il 30 novembre 2022. La stessa domanda vale anche per il bonus 150 euro. Dunque, per essi una richiesta unica da presentare all’INPS o all’altra cassa previdenziale di appartenenze.

Bonus 150 euro, le risorse necessarie per un altro mese

Le due misure in commento sono state messe in campo dal governo uscente guidato da Mario Draghi. Ora si è insediato il nuovo esecutivo di Giorgia Meloni dopo le votazioni del 25 settembre 2022. La squadra appena arrivata sarà chiamata ad adottare nuove misure contro questo caro bollette che non molla la presa sulle famiglie italiane

Potrebbe essere stabilito un altro bonus 150 euro anche per un altro mese ancora.

Per fare ciò serviranno però nuovi fondi. La stima è che servirebbero risorse per circa 3 miliardi di euro. Ci sarebbero poi da definire i requisiti. Quindi, se lasciare fermi gli stessi previsti per i 150 euro del decreto Aiuti ter oppure fissarne dei nuovi e diversi.

Intanto si aspetta di ricevere quelli di Draghi. I dipendenti lo riceveranno sulla busta paga e precisamente sulla retribuzione di competenza del mese di novembre 2022. Per averlo però bisogna presentare all’azienda il modello autocertificazione bonus 150 euro busta paga. I pensionati dovranno pazientare ancora per poco. Questi lo avranno in automatico sul cedolino pensione (anch’essi a novembre). Gli altri, come detto, lo avranno tra novembre e dicembre.