Il bonus 150 euro busta paga spetta ai lavoratori dipendenti che rispondono ai requisiti di cui all’art. 18 del decreto Aiuti ter.

Il funzionamento è identico al bonus 200 euro dello scorso luglio e previsto con il primo decreto Aiuti. Anche i 150 euro, infatti, sono pagati direttamente in busta paga dal datore di lavoro, il quale poi recupera l’importo nella forma della compensazione nel flusso mensile Uniemens.

Per vedersi pagare questa indennità una tantum è richiesto in primis un requisito reddituale. Il lavoratore deve avere una retribuzione imponibile previdenziale (Circolare INPS n. 116 del 17 ottobre 2022) riferita al mese di novembre 2022, non superiore a 1.538 euro.

Inoltre è anche necessario che lo stesso lavoratore:

  • abbia un contratto in essere nel mese di novembre 2022
  • non risulti titolare di pensione, reddito di cittadinanza, NASPI o altra prestazione erogata dall’INPS
  • non percepisca il bonus 150 euro busta paga da altro datore di lavoro o come altro tipo di beneficiario (il bonus spetta una sola vola anche in caso di più rapporti di lavoro).

A breve il pagamento

Per espressa previsione normativa del citato art. 18 decreto Aiuti ter, il bonus 150 euro busta paga è pagato sulla retribuzione di competenza del mese di novembre 2022. Due, dunque, sono le situazioni che vengono a delinearsi:

  • chi percepisce la retribuzione di novembre 2022 nello stesso mese di novembre, si troverà l’accredito del bonus 150 in questo medesimo mese. E’ il caso ad esempio dei dipendenti pubblici che riceveranno l’accredito dello stipendio di novembre il giorno 27 del mese stesso
  • coloro che ricevono l’accredito dello stipendio di novembre solo agli inizi del mese di dicembre, vedranno pagarsi il bonus 150 euro il mese di dicembre stesso.

Cosa fare per non perdere il bonus 150 euro busta paga

Il bonus però non è de tutto automatico. Infatti, per averlo il lavoratore deve presentare in azienda il modello autocertificazione bonus 150 euro busta paga, in cui autodichiara i requisiti.

Senza questo modello l’azienda non eroga l’indennità.

Niente specifica entro quando deve essere consegnato. Tuttavia, poiché, come detto il beneficio è pagato sulla retribuzione di competenza del mese di novembre, ne consegue che il lavoratore deve consegnare al datore di lavoro l’autodichiarazione per tempo, Quindi, prima che l’azienda proceda all’elaborazione ed all’erogazione della retribuzione di riferimento.

Per la consegna, se l’azienda non ha dato già indicazioni, il consiglio è quello di rivolgersi all’ufficio amministrazione dell’azienda stessa o direttamente al capo (per le piccole aziende ad esempio). Anche un’email via PEC può essere utile.

Ad ogni modo, con la conversione in legge del decreto Aiuti-ter, dovrebbero essere esonerati dalla presentazione dell’autocertificazione i dipendenti pubblici (come avvenne per il bonus 200 euro).