Chi non ha conto corrente o carta prepagata con IBAN, oppure chi – per qualsiasi motivo – decide di non ricevere pagamenti su un conto corrente bancario o postale da parte dell’INPS, può scegliere la via del bonifico domiciliato. Uno strumento molto utilizzato soprattutto quando i pagamenti dell’INPS sono di importo modesto o in genere inferiore a 1.000 euro. Ma a volte questo genere di metodo di incasso può presentare alcune difficoltà.

“Buongiorno, stavo aspettando l’Assegno Unico per mia figlia ma recandomi alle Poste ho ricevuto la risposta che il bonifico c’è, ma non posso riceverlo perché mi manca la lettera da parte dell’INPS.

Una lettera che io non ho ricevuto. Ma come si fa in questi casi a incassare ciò che dovrei?”

Bonifico domiciliato INPS, ecco come fare a incassare i soldi

Con il bonifico domiciliato, un contribuente può ricevere un pagamento da parte dell’INPS incassando direttamente allo sportello ciò che gli spetta. Naturalmente questo genere di pagamenti non riguarda solo l’INPS perché è uno strumento che possono utilizzare sia gli enti pubblici che gli enti privati.

Poste Italiane offre questo servizio alternativo a tutti gli altri metodi di incasso, anche al vaglia postale. Quando un ente, sia esso l’INPS o un altro, invia denaro a un contribuente tramite bonifico domiciliato, in genere invia anche una comunicazione al diretto interessato. Si tratta di una lettera in cui ci sono i dati del pagamento. Ed è la lettera che l’Ufficio Postale pagatore ha richiesto al nostro lettore.

Bonifico Poste Italiane, serve la lettera dell’INPS

La lettera effettivamente è obbligatoria. Con le nuove tecnologie e i nuovi sistemi, in genere, oltre che cartacea questa comunicazione arriva anche al diretto interessato nella propria area riservata del sito dell’INPS. Per il caso specifico dell’Assegno Unico però, spesso non accade questo.

Soprattutto se la domanda di Assegno Unico sui figli a carico non è stata presentata con lo SPID ma tramite Patronato.

In questo caso non compaiono nemmeno le notifiche di pagamento mensili che in genere compaiono ai contribuenti che hanno presentato la domanda di Assegno Unico tramite le loro credenziali di accesso ai servizi digitali dell’INPS. Parliamo naturalmente del già citato Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Ma anche della Carta di Identità Elettronica (CIE) o della Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Come fare ad accelerare l’incasso dei soldi

La lettera di cui parliamo per un bonifico domiciliato deve essere obbligatoriamente presentata allo sportello pagatore insieme alla carta di identità e alla propria Tessera Sanitaria. In caso di smarrimento della lettera o di mancato recapito, le difficoltà possono essere molte.

In genere occorre aspettare che il pagamento torni all’ente che così provvederà a inviarne uno nuovo, ricominciando la trafila della lettera e delle attese. Un’alternativa è possibile. Basta chiamare il Contact Center INPS per sollecitare l’invio della comunicazione. Che non verrà in nessun caso inviata tramite email, ma sempre cartacea.

L’unica strada è questa, per fare tutto a distanza. Altrimenti bisogna prendere appuntamento presso uno degli sportelli territoriali dell’INPS. E risolvere il tutto con l’operatore che consegnerà a mano la missiva che serve per poter andare con la documentazione completa in Poste e ricevere il pagamento.

La scadenza del bonifico domiciliato INPS

Il bonifico domiciliato non dura in eterno ma è a scadenza. Infatti, nella lettera che arriva al contribuente c’è la data entro cui presentarsi alle Poste per ottenere quanto dovuto. In genere tale scadenza è fino alla fine del mese successivo a quello di pagamento. Una precisazione questa che dimostra come chi non riesce a ottenere la lettera smarrita o non recapitata deve attendere diversi mesi prima che le somme tornino indietro.