Il bollo auto è una tra le tasse più evase dagli italiani, non tanto per il suo costo quanto proprio per l’avversione verso un’imposta considerata iniqua dai più. Questo astio deriva dall’errata e diffusa credenza che solo in Italia si paghi il bollo auto, ma in realtà la tassa sul possesso dell’auto è estesa a molti altri paesi, anzi sono pochi quelli in cui non è prevista (come Estonia, Polonia, Lituana, Slovacchi, Repubblica ceca).

La buona notizia, per chi fosse moroso pluriennale è la possibilità di rottamare le cartelle esattoriali (Rottamazione Quater) fino ad un importo di 1.000 euro.

Vediamo la situazione nel dettaglio, rispondendo a questa e-mail arrivata in redazione da una nostra lettrice.

Salve, sono Manuela, e mi stavo interessando alla Rottamazione Quater, avendo delle cartelle esattoriali in via di riscossione relative al bollo auto. Non ho capito bene, però, a quali anni di morosità si fa riferimento per lo stralcio. Ringraziandovi anticipatamente, spero possiate aiutarmi a fare chiarezza. Saluti.

Bollo auto e Rottamazione Quater: quando è possibile lo stralcio delle cartelle

L’articolo 46 della Legge di Bilancio 2023 prevede lo stralcio delle cartelle esattoriali in via di riscossione per importi fino a 1.000 euro. La rottamazione si applica ai debiti maturati fra il 2000 e il 2015.

Il bollo auto rientra nella casistica, per cui se ci sono morosità tra il 2000 e il 2015, inferiori a 1.000 euro, queste vengono automaticamente cancellate.

Se invece le pendenze riguardano il periodo che va dal 2016 al 2022, con la Rottamazione Quater il debitore ha l’opportunità di rottamare le cartelle in due soluzioni:

  • pagando l’intero importo in un’unica soluzione, senza penali;
  • rateizzando in rate trimestrali per un periodo di tempo di cinque anni.

Quando scadono i termini per la Rottamazione

Se si decide di rottamare le cartelle, bisogna agire entro il 31 ottobre, o pagando l’intero importo (se si opta per la rata unica) o versando la prima rata della rateizzazione.

La seconda rata del 2023 è invece dovuta entro il 30 novembre. Per le successive, si procede con una ripartizione in quattro rate per i successivi quattro anni: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre.

Le prime due rate corrispondono entrambe al 10% dell’importo totale.

Come pagare

Il pagamento delle somme agevolate in diversi modi:

  • attraverso il servizio Paga-on-Line e tutti i canali telematici che aderenti al sistema PagoPa (come le banche o Poste Italiane)
  • attraverso la domiciliazione bancaria su conto corrente

attraverso lo sportello dell’Agenzia delle Entrate, previo appuntamento.