Le bollette della luce stanno diventando il principale problema per milioni di italiani. Arrivano bollette salatissime come mai prima. Il motivo però è diverso da quello degli scorsi anni, o meglio, è un nuovo motivo che si aggiunge ai precedenti. Infatti non c’entra nulla la crisi energetica, il costo della materia prima. E non c’entrano nemmeno i conflitti bellici in giro per il Mondo e la crisi economica. Perché è l’operato delle compagnie energetiche a creare un malumore generalizzato da parte di chi riceve le bollette.

Le bollette crescono a dismisura, ecco perché

Una situazione attenzionata da molti questa delle bollette troppo care. A tal punto che anche le associazioni dei consumatori si muovono con azioni collettive e campagne di sensibilizzazione. Pare che diverse compagnie abbiano avviato già delle class action scrivendo all’Antitrust, ovvero all’Autorità che dovrebbe supervisionare e regolare la libera concorrenza sul mercato. E l’energia elettrica è ormai dentro il mercato libero, con il mercato tutelato che da luglio volge al termine. Ma le bollette del mercato libero sono più care rispetto a quelle del mercato tutelato. E non di poco. Soprattutto per via di contratti per così dire, strani. A tal punto che oggi vedremo come fare a ricorrere all’Antitrust, e non necessariamente tramite le azioni di massa sponsorizzate dalle associazioni che tutelano i cittadini.

“Buonasera, ho ricevuto la seconda bolletta con cifre enormi rispetto alla media delle mie vecchie bollette. Dopo quella di dicembre e gennaio, con 900 euro di luce che ho deciso di rateizzare, adesso mi è arrivata quella del bimestre successivo con 1.200 euro di corrente. Adesso non posso rateizzare la nuova se non saldo la vecchia. Mi sembra il gatto che si morde la coda. Ma possibile che devo pagare così tanto? Vorrei rivolgermi a qualcuno che possa aiutarmi a contestare l’operato della compagnia, ma non posso certo rivolgermi ad un avvocato visto che non ho soldi da spendere.

Mi date una mano?”

Bollette della luce troppo care? lo sai che puoi rivolgerti da solo all’Antitrust? ecco come

Effettivamente uno dei vantaggi che le aziende fornitrici dei servizi energetici offrono, tanto della luce che del gas, è la dilazione. Si possono ottenere anche numerose rate per pagare una bolletta salata. Il problema, come ci dimostra la nostra lettrice, è che non si fa in tempo a pagare le rate della bolletta, che subito ne arriva un’altra. E se è salata anche la nuova, per ottenere un nuovo piano di rateizzazione serve saldare la vecchia. Ma iniziamo dal capire come si arriva a bollette record e salatissime. Innanzi tutto il costo dell’energia elettrica nel mercato libero pare sia in media del 25% più alto rispetto al mercato tutelato. E poi, passando dal mercato tutelato al mercato libero, il nuovo fornitore applica tariffe di favore, come benvenuto al cliente. Tariffe a scadenza però, perché dopo 12 mesi o massimo 24 mesi, è facile che di colpo le tariffe aumentano. Con la compagnia che quasi a voler recuperare lo sconto iniziale, applica quelle più care semplicemente avvisando il cliente con una mail o una lettera o ancora un messaggio. Perché l’unico obbligo che hanno rispetto a questi rinnovi con cambio tariffa unilaterale è la segnalazione.

Ecco come si arriva a bollette salate e incrementi esponenziali a carico delle famiglie

Proprio il cambio tariffario è ciò che alcune associazioni dei consumatori hanno utilizzato come motivo di azioni di classe che mirano, tramite l’Antitrust, a punire le compagnie che adottano queste pratiche poco ortodosse. Perché contratti di luce da 70 centesimi di euro a chilowattora passano di colpo a contratti da oltre 2 euro sempre a chilowattora. Segnalazioni parlano addirittura di clienti che pagano 2.40 euro a chilowattora mentre inizialmente, tra fasce orarie e costo bloccato, il prezzo era sotto i 70 centesimi.

Ecco spiegate le bollette a tre zeri che spesso gravano sui clienti. Manca poco e ciò che si pagava in un anno di fornitura, venga chiesto in un’unica bolletta bimestrale o al massimo in due. Un’esagerazione che si può contrastare. A tal punto che se i ricorsi delle associazioni dei consumatori otterranno successo nei confronti dell’Antitrust, potrebbero presto arrivare buone nuove per i clienti. Con restituzione delle somme pagate in precedenza, anche se probabilmente da spalmare come sconto sulle bollette future. Nulla al momento è sicuro però, quindi è vietato mettersi alla finestra ad attendere rimborsi. Occorrerà tempo e servirà che si pronunci l’Autorità che controlla il libero mercato.

Come è possibile difendersi anche senza legali o associazioni

A ricorsi accolti ed a class action vittoriose, anche chi non ha partecipato alla azioni di classe potrebbe trarre lo stesso vantaggio. Magari più tardi, ma lo stesso vantaggio. Le vie per ricorrere quindi sono due. O partecipare alle azioni collettive di una qualsiasi delle associazioni, oppure adottare il fai da te. perché all’Antitrust ci si può rivolgere pure da soli. E senza spendere soldi o senza chiamare un avvocato. Basterà compilare il form previsto dal sito ufficiale dell’Antitrust, con procedura telematica. O adottando canali classici quali solo la raccomandata con ricevuta di ritorno o la Posta Elettronica Certificata (PEC). Allegando le bollette e qualsiasi altra prova fisica ad avvalorare la segnalazione, gli interessati possono fare tutto da soli. Gli indirizzi per posta ordinaria e PEC sono rispettivamente:

  • Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Piazza Giuseppe Verdi 6/A – 00198 Roma;
  • [email protected].

Non di rado l’Antitrust ha punito le compagnie per pratiche scorrette. E queste degli aumenti imposti alle tariffe della luce sia domestica residenziale che non, possono essere considerate pratiche scorrette anche se lecite da parte delle compagnie.