A parità di percentuale di invalidità alcune patologie permettono di accedere ad un maggior numero di agevolazioni Legge 104. Come canta Marco Mengoni con il brano Parole in circolo : “Credo che ognuno abbia una strada da percorrere, ma può succedere che non ci sia un arrivo. E quanti piedi che s’incroceranno andando, ma solo un paio avranno il tuo stesso cammino”. Ogni persona ha i propri gusti, esigenze e modo di approcciarsi alla vita.

Per questo motivo è normale che, pur percorrendo lo stesso percorso, il risultato finale possa essere alquanto diverso.

Un aspetto che si riscontra negli ambiti più disparati, compresa la burocrazia. Ad un’apparente parità di condizione, infatti, ci possono essere degli elementi che possono permettere ad una persona di ottenere maggiori benefici rispetto ad un’altra.

Legge 104, il ruolo determinante della Commissione medico – legale

Ne sono un chiaro esempio i benefici Legge 104 che possono essere riconosciuti in presenza di determinate patologie. Stando a quanto stabilito dall’articolo 3 comma 3 della Legge numero 104 del 5 febbraio 1992, infatti:

“Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici”.

Il riconoscimento di tali aiuti non avviene in automatico, bisogna bensì presentare apposita richiesta all’Inps. Sarà poi compito della Commissione medico – legale operante presso l’ASL territoriale di competenza stabilire chi abbia o meno diritto. A tal fine effettua una visita e redige un verbale per la 104 che attesta ii grado di non autosufficienza del soggetto richiedente.

Benefici 104: a parità di percentuale di invalidità, alcune patologie fanno ottenere più sconti

A seconda della percentuale riconosciuta, è possibile stabilire le agevolazioni a cui il soggetto interessato ha diritto.

A titolo di esempio, se viene attestato un grado di invalidità pari o superiore al 46% è possibile essere iscritti al collocamento mirato. In presenza di una percentuale superiore al 67% si può ottenere l’esenzione parziale dal pagamento del ticket per lo svolgimento di visite specialistiche e di diagnostica strumentale. Per percentuali comprese tra il 74% e il 100% si può ottenere la pensione di invalidità.

Alcune patologie, se superano il 33% di invalidità, permettono di accedere alla legge 104. Tra queste si annoverano malattie cardiovascolari, come aritmie gravissime per cui può essere riconosciuta un’invalidità tra l’81% e il 100%. Ma non solo, anche patologie all’apparato digerente, come quelle infiammatorie croniche intestinali che possono comportare un’invalidità che va dal 61% al 100%. Da non sottovalutare le patologie dell’apparato neurologico, come le crisi epilettiche che rientrano nella 104, o il morbo di Alzheimer per cui può essere riconosciuto un grado di invalidità tra l’81 e il 100%.

Stabilire a priori quando si ha diritto a maggiori agevolazioni 104, pertanto, non è possibile. Il tutto, infatti, dipende dal giudizio finale della Commissione medico-legale e dalla percentuale di invalidità riconosciuta. Il consiglio è quindi di rivolgersi al proprio medico curante, a un Caf oppure direttamente all’istituto di previdenza per avere maggiori informazioni, tenendo conto delle proprie condizioni personali di salute.