Il lavoro domestico è ora regolamentato da specifiche regole e un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). Con l’aumento della vita media delle popolazioni, cresce il numero di anziani che, non avendo parenti disponibili, indipendentemente dal motivo, necessitano di compagnia. Se l’anziano è invalido e non autosufficiente, diventa essenziale la presenza continua di un assistente, praticamente h24.

Tuttavia, nessun lavoratore può prestare servizio 24 ore su 24, e nemmeno una badante può essere assunta per tutte le 24 ore. Cosa implica questo? Che spesso non basta una sola badante per un anziano, ma ne possono servire due, una per il giorno e una per la notte.

“Buonasera, sono la figlia di un anziano padre che non può rimanere solo a causa di patologie. Mio padre riceve 800 euro di pensione e circa 500 euro di indennità di accompagnamento. Da settembre 2023 abbiamo assunto una badante straniera. La lavoratrice ci ha chiesto di andare 20 giorni in Romania, e questo per me, che sono impegnata con il lavoro, rappresenta un problema. Inoltre, la badante ha affermato che non è tenuta a lavorare di notte, essendo stata assunta per molte ore durante il giorno. In pratica, sostiene che di notte dovrei chiamare un’altra badante. Potreste spiegarmi come si gestiscono questi casi?”

Badante di notte, ecco lo stipendio, i diritti e come assumerla in maniera regolare

Secondo il CCNL del lavoro domestico, è fondamentale distinguere quali compiti sono assegnati alla badante di notte. Se il ruolo richiede solo la presenza notturna, le responsabilità cambiano: una badante con solo presenza notturna non svolge attività assistenziali, ma è tenuta semplicemente a restare nell’abitazione, fungendo da compagnia, anche dormendo. Tuttavia, nel caso di un anziano autosufficiente di notte, non è necessaria un’assistenza attiva, e il CCNL stabilisce un inquadramento specifico chiamato “presenza notturna”.

L’orario di lavoro previsto è dalle 21:00 alle 08:00, senza fornire vitto e alloggio, quindi non sono previste indennità per pasti.

In base al contratto, l’orario di lavoro è fissato a 30 ore settimanali, ovvero 5 ore al giorno per 6 giorni, garantendo anche un giorno di riposo settimanale alla badante. Non sono previste ore di pausa durante la giornata di lavoro.

Assistenza notturna e presenza notturna, cosa sono?

Per una badante con presenza notturna, bisogna considerare diritti come la tredicesima, 26 giorni di ferie all’anno e gli straordinari, che sono garantiti. Gli straordinari si applicano quando le attività svolte durante la notte si trasformano da semplice compagnia ad assistenza effettiva o a compiti diversi dalla mera presenza. In questi casi, le ore lavorate in funzioni diverse dalla semplice presenza notturna devono essere retribuite come stabilito dal CCNL secondo il livello di inquadramento, generalmente al livello CS.

Lo stesso vale per il lavoro notturno nei giorni festivi, che deve essere compensato secondo quanto previsto dal contratto. Quando, invece, l’anziano necessita di vera assistenza oltre che di compagnia, la sola presenza notturna non è sufficiente.

Ecco cosa recita il CCNL per il lavoro della badante con presenza notturna

Quando si assume una badante convivente (curiosità: diventa obbligatorio anche pagare il canone RAI) per un anziano che non ha esigenze particolari di notte, generalmente una sola badante è sufficiente. Durante il giorno, la badante svolge le funzioni classiche, inclusa la pulizia dell’assistito e degli ambienti in cui vive. La presenza notturna è garantita dal fatto che la badante vive sotto lo stesso tetto dell’assistito.

Tuttavia, quando è richiesta assistenza notturna, è necessario assumere una seconda badante, poiché quella diurna deve riposare per almeno 11 ore consecutive al giorno. Di conseguenza, non è possibile che una sola badante presti assistenza per tutte le 24 ore. Queste situazioni portano spesso a controversie sindacali o giudiziarie, dove la badante e la famiglia cercano di definire gli effettivi compiti notturni.

Straordinario, ferie e tutto ciò che va considerato

Per assicurare una gestione tranquilla, è consigliabile impiegare due lavoratrici. Per l’assistenza notturna, il CCNL stabilisce un orario di lavoro che va dalle 20:00 alle 08:00. Alla badante notturna devono essere garantiti vitto e alloggio. I contributi da versare variano a seconda che si tratti di presenza o assistenza notturna: per la presenza, si considerano 5 ore a notte, mentre per l’assistenza, tutte le 8 ore. Anche per l’assistenza notturna si accumulano la tredicesima mensilità e le ferie. Per lo straordinario, le norme prevedono una maggiorazione del 25% per le ore extra o del 60% per il lavoro domenicale e festivo.

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