Se marito e moglie anziani vivono insieme possono essere aiutati o accuditi da una badante per entrambi. Quali sono le regole per l’inquadramento contrattuale e lo stipendio in questi casi? In altre parole la badante di una coppia di anziani ha diritto ad una maggiorazione della paga?

Paga badante: viene calcolata ad ore di servizio, non a numero di persone

Il primo punto da chiarire in merito a questo aspetto è che la paga della colf/badante viene calcolata sulla base delle ore di servizio e delle mansioni svolte (nonché sul livello di formazione della badante stessa in caso di assistenza professionale) e non sul numero di persone da assistere.

Non rileva, quindi, ai fini dello stipendio, che le persone da assistere siano una o due. Non esiste fondamento giustifico che legittimi richieste di stipendio più alto per assistere due anziani conviventi.

Certo il numero di persone da assistere figurerà nel contratto ed è opportuno tenere conto del maggiore sforzo che l’assistenza di una coppia di anziani richiede, sia dal punto di vista fisico che mentale.  Come allo stesso modo non si potrebbe pretendere da una badante assistenza H24 senza mai riposo anche al servizio di una sola persona. Ecco perché non di rado le famiglie concedono qualche extra in più per venire incontro alle esigenze della badante che, altrimenti, sarebbe chiaramente più propensa a cercare posti di lavoro al servizio di una sola persona.

Per quanto riguarda l’inquadramento contrattuale va detto peraltro che le due persone potrebbero non avere lo stesso livello di autosufficienza. Supponiamo ad esempio che uno dei due sia autosufficiente e l’altro no. In questo caso è evidente che lo stipendio dovrà essere considerato sulla base dell’anziano che richiede l’impegno maggiore e bisognerà stipulare un contratto per assistenza di persona non autosufficiente.

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