Nel corso del 2024 si beneficerà della sospensione estiva per il pagamento degli avvisi bonari. Come canta Max Gazzè: “Vento d’estate, io vado al mare, voi che fate.
Non mi aspettate, forse mi perdo”. 

L’estate è la stagione del caldo per eccellenza. È il periodo dell’anno in cui le temperature sono così alte da far maturare nella maggior parte delle persone il desiderio di andare al mare o comunque in vacanza.

Quest’ultima, purtroppo, non è gratuita. Tanti, anzi, sono i costi da dover sostenere.

Basti pensare ai mezzi di trasporto, al cibo e alla location in cui soggiornare. Spese che hanno un certo peso sul bilancio famigliare, tanto da costringere molte persone a rinunciare al sogno di una vacanza. Una scelta non di certo facile, che spesso si rivela essere necessaria. Questo perché molti faticano a far quadrare i conti.

Avvisi bonari settembre 2024: quali arriveranno dopo la pausa estiva

A rendere ancora più complicata la gestione finanziaria è il dover sostenere delle spese che non possono essere assolutamente rinviate, onde evitare di incorrere in spiacevoli situazioni. Ne sono un chiaro esempio le tasse che, se non vengono pagate in tempo, possono portare a dover pagare pesanti sanzioni ed interessi. Situazioni difficili da gestire che possono divenire causa di stress.

Al fine di andare incontro alle esigenze delle famiglie il governo ha deciso di garantire un periodo di sospensione dell’invio di comunicazioni. A tal proposito, in base quanto previsto dall’articolo 10 del Decreto legislativo numero 1 datato 08 gennaio 2024:

“1. Salvo casi di indifferibilità e urgenza, dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre è sospeso l’invio dei seguenti atti, elaborati o emessi dall’Agenzia delle entrate:

a) comunicazioni degli esiti dei controlli automatizzati effettuati ai sensi degli articoli 36-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e 54-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633;

b) comunicazioni degli esiti dei controlli formali effettuati ai sensi dell’articolo 36-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600;

c) comunicazioni degli esiti della liquidazione delle imposte dovute sui redditi assoggettati a tassazione separata, di cui all’articolo 1, comma 412, della legge 30 dicembre 2004, n. 311;

d) inviti all’adempimento di cui all’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.

2. Restano ferme le disposizioni di cui all’articolo 7-quater, comma 17, del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2016, n. 225 e articolo 37, comma 11-bis, secondo periodo, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248″.

L’Agenzia delle Entrate non invierà lettere di compliance o cartelle

Nel corso dei mesi di agosto e dicembre, pertanto, verrà sospeso l’invio degli atti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Ne consegue che i contribuenti potranno beneficiare di alcune settimane all’insegna della tranquillità, senza dover temere possibili richieste di accertamento fiscale o esiti di liquidazione delle imposte.

In questo modo si intende permettere alle famiglie di tirare un sospiro di sollievo nel corso dei mesi dell’anno che sono notoriamente dedicati alle ferie. Saper di non dover fare i conti con eventuali atti del Fisco, infatti, consentirà ai contribuenti di riposarsi senza temere di ricevere delle lettere dal Fisco.

Questo, è bene sottolineare, non vuol dire che non si riceveranno più comunicazioni fiscali. Semplicemente quest’ultime sono rimandate e inviate nei momenti al di fuori dalla pausa.