Con l’approvazione del decreto Aiuti bis, tra le varie misure c’è l’aumento stipendi e pensioni. La prima disposizione è messa in campo attraverso la decontribuzione nella misura dell’1,2% semestrale (luglio-dicembre). Quindi, meno tasse in busta paga e più stipendio.

Per un lavoratore con un retribuzione imponibile mensile pari a 1.065 euro, ci sarà un aumento stipendio mensile di 12,78 euro, per complessivi 76,68 euro per semestre

Per i pensionati, invece, c’è l’anticipo, al 1° ottobre 2022, della rivalutazione. In pratica una rivalutazione immediata del 2%.

A questo si aggiunge un altro 0,2%. Nel 2023 scatterà poi la restante parte di aumento (perequazione automatica).

Una pensione media di 1.000 euro mensili avrà un aumento per complessivi 84 euro lordi nel trimestre ottobre-dicembre (senza considerare la tredicesima).

Aumento pensioni, la tabella per l’ultimo trimestre 2022

Questa la tabella completa dell’aumento pensioni che ci sarà nell’ultimo trimestre di quest’anno:

  • una pensione mensile di 500 euro, riceverà un aumento per complessivi 42 euro lordi nel trimestre (ottobre-dicembre), tredicesima esclusa
  • una pensione mensile di 1.000 euro, riceverà un aumento per complessivi 84 euro lordi nel trimestre, tredicesima esclusa
  • per una pensione mensile di 1.500 euro, ci sarà un aumento per complessivi 126 euro lordi nel trimestre, tredicesima esclusa
  • con un assegno mensile di 2.000 euro, scatterà un aumento pensioni per complessivi 168,00 euro lordi nel trimestre, tredicesima esclusa
  • con un assegno mensile di 2.500 euro, scatterà un aumento pensioni per complessivi 201,21 euro lordi nel trimestre, tredicesima esclusa.

Un aumento pensioni che non sarà nemmeno per tutti (forse).

Aumento stipendi, una vera elemosina

Questa, invece, la tabella completa dell’aumento stipendi che ci sarà grazie alla decontribuzione dell’1,2%:

  • un lavoratore con un retribuzione imponibile mensile pari a 227 euro, riceverà un aumento mensile di 2,72 euro, per complessivi 16,32 euro per semestre
  • un lavoratore con un retribuzione imponibile mensile pari a 660 euro, riceverà un aumento mensile di 7,92 euro, per complessivi 47,52 euro per semestre
  • per un lavoratore con un retribuzione imponibile mensile pari a 1.065 euro, ci sarà un aumento stipendio mensile di 12,78 euro, per complessivi 76,68 euro per semestre
  • per un lavoratore con un retribuzione imponibile mensile pari a 1.497 euro, ci sarà un incremento mensile di 17,96 euro, per complessivi 107,76 euro per semestre
  • considerando una retribuzione imponibile mensile pari a 1.909 euro, il beneficio per il secondo semestre 2022, sarà complessivamente di 137,40 euro lordi (22,90 euro lordi mensili)
  • con una retribuzione imponibile mensile pari a 2.300 euro, il beneficio per il secondo semestre 2022, sarà complessivamente di 165,96 euro lordi (27,66 euro lordi mensili)
  • considerando una retribuzione imponibile mensile pari a 2.692 euro, il beneficio per il secondo semestre 2022, sarà complessivamente di 193,82 euro lordi (32,30 euro lordi mensili).

Per Landini, segretario generale della Cgil è ottimo lo strumento della decontribuzione, ma sono inaccettabili le cifre degli aumenti.

Un’elemosina per i lavoratori. La tabella degli aumenti stipendi e pensioni di riferimento è quella presente sul sito istituzionale della Cgil.