Perequazione, nuova no tax area e nuove aliquote Irpef, sono questi i tre elementi che potrebbero portare a un aumento delle pensioni di marzo.

Ecco come potrebbe cambiare l’assegno da marzo in avanti.

Il meccanismo della perequazione

Con il meccanismo di perequazione delle pensioni 2022, si tiene conto dell’aumento del costo della vita adeguando l’importo dell’assegno pensionistico.

I trattamenti pensionistici non sono aumentati tutti allo stesso modo. La rivalutazione dipende dalle fasce di reddito (Fonte Inps):

  • 100% dell’inflazione, ovvero in misura piena, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo;
  • 90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo;
  • 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo.

Nello specifico, il decreto ministeriale del 17 novembre 2021, ha stabilito che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2021 è pari a 1,7% dal 1° gennaio 2022.

Attenzione però si tratta solo di una perequazione provvisoria; infatti, nel decreto si legge che:

Considerata la necessita’:

di determinare la variazione percentuale per l’aumento di perequazione automatica con effetto dal 1° gennaio 2022, salvo conguaglio all’accertamento dei valori definitivi relativamente ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2021.

Da qui, la variazione definitiva nella media 2021 dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, da applicarsi per l’anno 2022  e’ stata pari all’1,9 per cento (Comunicato ufficiale dell’ISTAT del 17
gennaio 2022).

Nelle pensioni di marzo si dovrebbe temere conto di tale dato aggiornato, da 1,7% a 1,9%.

La nuova no tax area

Con la Legge n°234/2021, è cambiata anche la no tax area pensionati.

Nello specifico, per i titolari di redditi di pensione, la no tax area sale da 8mila a 8.500 euro. Ciò, per effetto dell’innalzamento  della detrazione per tipologia di redditi da da 1.880 euro a 1.955.

Infatti, tale ultimo importo si ottiene moltiplicando il nuovo limite di 8.500 per la prima aliquota Irpef del 23%.

Le nuove aliquote Irpef

Sempre l’ultima legge di bilancio, ha messo mano alle aliquote e agli scaglioni Irpef.

In particolare, prima della riforma,  la tassazione IRPEF prevedeva 5 scaglioni reddituali con altrettante aliquote differenziante. In dettaglio, le vigenti aliquote erano le seguenti:

  • 23% – fino a 15.000 euro;
  • 27% – oltre i 15.000 euro e fino a 28.000 euro;
  • 38% – oltre i 28.000 euro e fino a 55.000 euro;
  • 41% – oltre 55.000 euro e fino a 75.000 euro;
  • 43% – oltre 75.000 euro.

Con la Legge di bilancio 2022, è stato eliminato uno scaglione di reddito e sono state modificate le aliquote di tassazione.

In dettaglio, i nuovi scaglioni e le nuove aliquote sono così individuate:

  • 23% – fino a 15.000 euro;
  • 25% – oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro;
  • 35% – oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43% – oltre 50.000 euro.

I redditi medi, sono quelli che più ci guadagnano con le nuove aliquote.

La combinazione delle suddette novità, potrebbero portare diversi pensionati ad avere un accredito più alto nel mese di marzo.