L’assistenza fiscale ha un duplice obiettivo: da una parte mira a rendere più semplici alcune attività ed adempimenti da parte dei contribuenti e dall’altra invece punta a rendere più agevole il controllo da parte dell’amministrazione finanziaria. In particolare i principali strumenti per fornire assistenza fiscale sono:

  • I centri di assistenza fiscale ( Caf) per le imprese ed anche per i lavoratori dipendenti e assimilati, che sono istituiti per rendere più semplici l’adempimento degli obblighi tributari;
  • I datori di lavoro ( sostituti di imposta) che in maniera facoltativa e gratuita possono offrire assistenza ai propri dipendenti ed ai soggetti assimilati. La stessa assistenza dovrà essere fornita anche dagli enti previdenziali;
  • Tutti gli iscritti all’albo dei dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e dai consulenti del lavoro;
  • Gli istituti del visto di conformità, asseverazione e certificazione tributaria ( detto anche visto pesante). Questi possono essere rilasciati dal responsabile dell’assistenza del Caf, o anche da professionisti aventi specifici requisiti e determinano minori controlli da parte dell’amministrazione finanziaria.

Assistenza fiscale Caf 

Caf cosa sono – I Caf al servizio delle imprese possono essere costituite se si possiedono i requisiti elencati dall’art.

32 del D. Lgs. 241/97. Infatti questo dispone che tra gli altri possono costituire dei Caf le associazioni sindacali di categoria tra imprenditori presenti nel Cnel ed istituite da almeno 10 anni, o anche le organizzazioni aderenti alle precedenti associazioni, ma con una richiesta di delega da parte di queste.

I Caf devono assumere, per obbligo di legge, la forma di società di capitali ed il capitale non deve essere inferiore a 51.154,69 euro, con oggetto sociale che prevede l’assistenza alle imprese. L’autorizzazione a svolgere attività di consulenza deve in ogni caso essere rilasciata dalla direzione regionale territorialmente competente. Tali Caf possono prestare assistenza alle imprese associate alle organizzazioni che hanno costituito il Caf, oppure i soci di società di persone ed i partecipanti all’impresa familiare.

Caf cosa fa – In sostanza l’attività di assistenza può riguardare:

  • Elaborazione e predisposizione di dichiarazione tributarie ( ad esempio pagamento ici, redditi, iva registro,ecc.) e la cura degli adempimenti tributari;
  • Il mantenimento e la redazione delle scritture contabili;
  • Il controllo e la verifica della conformità dei dati esposti nelle dichiarazioni ed il controllo della documentazione allegata;
  • La consegna al contribuente si una copia della dichiarazione elaborata e del prospetto di liquidazione delle imposte;
  • La comunicazione ai sostituti di imposta del risultato finale delle dichiarazioni stesse, ai fini del conguaglio a credito o a debito in sede del pagamento della ritenuta di acconto;
  • La cura dell’invio all’amministrazione finanziaria delle dichiarazioni dei redditi e delle scelte ai fini della destinazione dell’8 e del 5 per mille dell’irpef dovuta;
  • L’eventuale rilascio del visto di conformità e dell’asseverazione.

Oltre che alle imprese i caf possono essere costituiti anche per fornire assistenza ai lavoratori dipendenti e soggetti assimilati. In subordine possono fornire servizi di assistenza ai dipendenti anche i propri datori di lavoro (se ne hanno la  possibilità) o anche i dottori commercialisti, ragionieri e periti commerciali o consulenti del lavoro. In generale potranno avvalersi dell’assistenza fiscali dei vari caf i contribuenti che non sono titolari di reddito di lavoro autonomo o reddito di impresa.

Caf dipendenti e pensionati – I caf dipendenti possono essere costituiti da organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti o pensionati aventi almeno 50.00 aderenti, o sostituti di imposta con almeno 50 mila dipendenti o ancora associazioni di lavoratori promotrici di istituti di patronato riconosciuti con almeno 50 mila aderenti.

Anche qui il Caf deve essere costituito nella forma di società di capitali ed il capitale non deve essere inferiore a 51.645 euro. Deve avere nell’oggetto sociale che svolge attività di assistenza e deve essere autorizzato dalla direzione regionale delle entrate territorialmente competente.

I contribuenti interessati possono presentare il mod. 739 entro il 31 maggio dell’anno successivo a quello cui la dichiarazione si riferisce. Il Caf ricevute le apposite dichiarazione e sulla base dei dati contenuti e dei dati esibiti controlla la regolarità formale, liquida l’Irpef e determina le rate di acconto. Successivamente consegna una copia del 730 elaborato ed il relativo prospetto di liquidazione entro il 25 giugno comunica all’Agenzia delle Entrate il risultato della dichiarazione ( determinando quindi se si è a debito o a credito). Successivamente il datore di lavoro liquiderà, con lo stipendio di Luglio, il conguaglio trattenendo o erogando il relativo conguaglio.

Visto di conformità e asseverazione

Tali istituti possono essere richiesti dal contribuente e vengono rilasciati dai responsabili dell’assistenza fiscale del Caf imprese ( iscritti all’albo dei dottori commercialisti o dei ragionieri contabili) o dai professionisti abilitati alla presentazione telematica. Il rilascio del visto può anche essere effettuato dai responsabili dell’assistenza fiscale dei Caf dipendenti, mentre il datore di lavoro non rilascia alcun visto.

Visto di conformità 2011 – Esso risulta dalla firma del soggetto abilitato nell’apposito spazio dei modelli di dichiarazione. Il visto riguarda la conformità sostanziale dei dati delle dichiarazioni predisposte dai Caf o dal professionista, alla relativa documentazione e se vi sono anche alle scritture contabili. Gli effetti del rilascio del visto di conformità sono la garanzia per il contribuente del corretto assolvimento di alcuni adempimenti tributari e agevola anche il compito dell’amministrazione finanziaria nel selezionare le posizione da controllare. In particolare i controlli automatici svolti dall’amministrazione finanziaria riguardano unicamente il riscontro di eventuali irregolarità o discordanze in ordine alla continuità ed alla tempestività dei versamenti dovuti.

Asseverazione – e’ applicabile ai contribuenti che deveono compilare il modello degli studi di settore. L’asseverazione ha lo scopo di certificare che gli elementi contabili ed extra contabili comunicati all’agenzia delle entrate nei modelli di dichiarazione sono corrispondenti a quanto inserito all’interno delle scritture contabili e ad altra documentazione idonea.

Certificazione tributaria o visto

L’istituto è anche noto come visto pesante e può essere rilasciata alle imprese da professionisti iscritti all’albo dei revisori contabili con determinati requisiti.

La certificazione tributaria può essere rilasciata solo se i certificatori hanno predisposto le dichiarazioni ed hanno anche tenuto le scritture contabili. Condizioni ulteriori per il rilascio sono l’apposizione di un preventivo visto di conformità, che il soggetto che certifica abbia accertato che siano state applicate le norme tributarie in modo corretto ed eseguiti i relativi adempimenti.

Gli effetti del rilascio del visto pesante riguardano le dichiarazioni relative ai periodi di imposta sottoposti a controllo. In particolare:

  • Per le dichiarazioni in cui è stato rilasciato il visto non saranno applicabili le disposizioni in materia di accertamenti induttivi;
  • Gli accertamenti effettuati tramite gli studi di settore devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui sono presentate le dichiarazioni;
  • In caso di ricorso contro un eventuale atto di accertamento, le imposte, gli interessi e le sanzioni sono iscritti a ruolo solo dopo la sentenza della commissione tributaria provinciale;
  • Vi sono delle disposizioni particolari in tema di erogazione di rimborsi e di esecuzione dei controlli.