L’INPS, in tema di assegno unico, concede qualche mese in più per regolarizzare l’ISEE che presenta difformità.

Inizialmente fu detto che l’ISEE difforme andava regolarizzato entro settembre 2023, pena il pagamento dell’assegno unico per il solo importo minimo. Adesso, in considerazione del mese di agosto e delle problematiche che i contribuenti potrebbero trovare nel rivolgersi a CAF e patronati, l’INPS stesso rettifica tutto, concedendo la possibilità di regolarizzare l’ISEE entro novembre 2023.

L’ISEE difforme

L’assegno unico figli a carico, ricordiamo, ha fatto il suo debutto a marzo 2022.

Sostituisce una serie di prestazioni, come ad esempio l’assegno familiare per figli a carico, la detrazione figli a carico, ecc.

E’ pagato direttamente dall’INPS mensilmente. Trovi qui il calendario pagamenti assegno unico fino a dicembre 2023.

Il suo importo dipende dal valore ISEE del nucleo familiare. In assenza di ISEE viene corrisposto l’importo minimo previsto.

Dunque, per avere l’assegno unico in misura piena è necessario che il contribuente abbia un ISEE in corso di validità.

Nel Messaggio n. 2856 del 1° agosto 2023, l’INPS metteva in evidenza come anche in caso di ISEE che presenta difformità o omissioni, l’assegno unico è pagato secondo l’importo pieno previsto, fatto salvo il diritto dell’ente di richiedere idonea documentazione atta a dimostrare la completezza e veridicità dei dati indicati per l’elaborazione dell’ISEE stesso.

Ad ogni modo, il contribuente in caso di ISEE con difformità o errori, può regolarizzare la posizione. Ossia rifare l’ISEE in modo corretto.

Assegno unico, con ISEE difforme si paga il minimo

Nello stesso Messaggio 2856 del 1° agosto 2023, l’INPS faceva anche sapere che con decorrenza dal mese di settembre 2023 le cosa sarebbero cambiate.

In particolare, l’istituto informava che a partire dalla competenza di settembre 2023, la presenza di omissioni/difformità nell’attestazione ISEE avrebbe comportato il pagamento degli importi minimi dell’assegno unico.

Ora l’INPS cambia le carte a favore dei contribuenti. La predetta cosa non accadrà più dalla competenza di settembre ma dalla competenza del mese di novembre 2023 (Messaggio INPS 2913 del 08 agosto 2023).

Ad ogni modo il contribuente sarà avvisato. Infatti, l’INPS invierà apposita comunicazione (via PEC, sms o e-mail), con la quale è segnalata la presenza dell’omissione e/o difformità dell’ISEE da regolarizzare.

Per completezza, ricordiamo, che l’ISEE difforme può essere regolarizzato con una delle seguenti modalità:

  • presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), priva di difformità
  • richiedere al CAF intermediario la rettifica della DSU che è stata trasmessa dallo stesso in precedenza, con effetto retroattivo, esclusivamente qualora il CAF abbia commesso un errore materiale
  • presentare alla Struttura INPS territorialmente competente idonea documentazione per dimostrare la completezza e la veridicità dell’ISEE, relativamente al componente del nucleo familiare cui sono riferite le omissioni/difformità esposte nella tabella di dettaglio dell’attestazione.

Riassumendo…

  • l’importo dell’assegno unico figli a carico dipende dal valore ISEE del nucleo familiare
  • in assenza di ISEE in corso di validità, viene pagato l’importo minimo previsto
  • fino dal principio, in caso di ISEE con difformità o omissioni, l’assegno unico comunque veniva pagato con l’importo pieno, salvo il diritto dell’ente a chiedere documentazione comprovante la veridicità e completezza dei dati indicati della DSU (dichiarazione sostitutiva unica) dalla quale è derivato l’ISEE
  • dal mese di competenza di novembre 2023, in caso di ISEE con difformità e/o omissioni, l’assegno unico sarà pagato con l’importo minimo. Il contribuente riceverà una comunicazione dall’INPS che lo informa di questa cosa e lo inviata a regolarizzare la sua attestazione ISEE.