L’assegno unico e universale sui figli a carico è una misura che tutte le famiglie con figli sotto i 21 anni di età possono percepire. Basta presentare domanda all’INPS. Una misura che ha nell’ISEE il certificato utile a calcolarne gli importi, ma non è utile al diritto alla misura. Infatti l’assegno unico prescinde dall’ISEE nel momento in cui chiunque può presentare domanda prendendo la cifra minima prestabilita di 50 euro. La misura ha sostituito gli Assegni per il nucleo familiare (ANF), le detrazioni per i carichi di famiglia, il bonus bebè e perfino il bonus mamma domani o premio alla nascita che dir si voglia.

In pratica l’insieme delle misure di welfare per famiglie con figli è stato modificato praticamente del tutto. Una misura che ha assorbito tutte le altre, ma che sul premio mamma domani necessita degli opportuni chiarimenti.  

“Salve a tutti, mi chiamo Elisa e a novembre mi scade il termine ginecologico della mia maternità. Io e mio marito stiamo per coronare il nostro sogno, diverremo genitori. Nel 2021 mia cugina ha avuto la stessa nostra fortuna, cioè ha dato alla luce una bambina. E mi ha detto che ha percepito il bonus bebè, il premio alla nascita e una serie di altri bonus. E mi ha detto che ha iniziato all’ottavo mese di gravidanza prendendo 800 euro una tantum con il premio alla nascita. A noi invece toccherà l’assegno unico, ma ho provato a chiedere all’INPS se potevo fare domanda visto che ho superato il settimo mese di gravidanza ma la risposta è stata negativa. Non è vero quindi che l’assegno unico ha inglobato anche questo bonus che si percepiva prima della nascita?” 

Il nuovo assegno unico e universale sui figli e il premio alla nascita 

Il bonus mamma domani nacque come incentivo a mettere al mondo bambini e come sostegno alle famiglie nell’affrontare le prime spese del nuovo nato, quelle che si sostengono prima del lieto evento.

L’Idea che ha portato all’assegno unico è quella di avere una unica misura utile a coprire tutti i bonus precedenti. E quindi anche il premio alla nascita dal settimo mese di gravidanza è sostituito dall’assegno unico. Ed i legislatori promisero che le famiglie a conti fatti non avrebbero perduto nulla dal punto di vista degli aiuti passando da un pacchetto di più misure ed arrivando a questa unica. Ed effettivamente è così, perché per le famiglie l’assegno unico parte proprio dalla fine del settimo mese di gestazione e dall’ingresso nell’ottavo.  

La domanda prevede che il figlio sia già nato 

La verità che interessa la nostra lettrice è che l’assegno unico le spetta di diritto già al completamento del settimo mese di gravidanza. Solo che la domanda non potrà farla subito come invece accadeva per il premio alla nascita. Infatti l’assegno unico è una misura che è dedicata ai figli e non ai genitori. In effetti dai 18 anni di età una famiglia può liberamente scegliere di far arrivare l’assegno direttamente sul conto del figlio. E chi ha fatto domanda in questi mesi, per più figli sa che l’assegno unico è composto mensilmente da tanti pagamenti ognuno per un figlio. In pratica serve il codice fiscale del neonato per iniziare a percepire l’assegno unico. Perché il codice fiscale va messo sulla domanda. Dopo la nascita quindi andrà presentata la domanda e con la prima erogazione verranno effettuati i pagamenti spettanti con le mensilità arretrate dal settimo mese.