Il Governo Meloni, con il decreto Lavoro approvato in data 1° maggio, ha introdotto il c.d. assegno di inclusione. Si tratta di un sussidio destinato alle famiglie più povere composte da almeno una persona non in condizioni oggettive di lavorare. Detto ciò, il meccanismo di calcolo dell’assegno nonché i requisiti richiesti per averlo sono molto simili a quelli previsti per il reddito di cittadinanza. C’è sempre la c.d. scala di equivalenza quale parametro da considerare. Sia per calcolare il rispetto dei limiti reddituali richiesti per accedere al sussidio sia per la determinazione dell’importo mensile spettante.

Detto ciò, le famiglie che intendono richiedere il sussidio all’INPS devono rispettare una serie di requisiti. Non solo relativi alla cittadinanza e alla residenza, ma anche di carattere economico- patrimoniale.

Anche il possesso di un’auto con specifiche caratteristiche potrebbe comportare l’impossibilità di richiedere il sussidio. Vediamo nello specifico quali sono le auto che non sono compatibili con l’assegno di inclusione.

L’assegno di inclusione

Con l’assegno di inclusione, il Governo si è posto l’obiettivo di aiutare le famiglie in stato di povertà con almeno un componente del nucleo familiare che sia:

  • una persona con disabilità;
  • un minorenne;
  • un ultra-sessantenne.

Dunque non si tratta di un sussidio che potrà essere richiesto da tutte le famiglie povere così come avviene per il reddito di cittadinanza. Alla base ci deve essere l’impossibilità totale o parziale di poter lavorare verificata almeno rispetto a un componente del nucleo familiare.

L’assegno di inclusione riconosciuto mensilmente non potrà essere inferiore a 480 euro annui e potrà arrivare a un importo così individuato:

  • euro 6.000 annui (500 euro al mese);
  • euro 7.560 se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.

Importi che andranno moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (da 1 a 2,3).

I Requisiti economico-patrimoniali

Oltre a specifici requisiti di cittadinanza/residenza, il Governo ha fissato specifici paletti di carattere economico-patrimoniale che devono essere rispettati da chi richiede l’assegno.

In primis, deve essere verificato l’ISEE.

Nello specifico, la famiglia del richiedente deve essere in possesso congiuntamente di:

  • un ISEE in corso di validità, non superiore a euro 9.360; nel caso di nuclei familiari con minorenni;
  • un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare è fissata in euro 7.560 annui, moltiplicata secondo la medesima scala di equivalenza.

Rimanendo sui requisiti economici patrimoniali, il nucleo familiare deve avere:

  • un valore del patrimonio immobiliare (case, terreni, ecc.), come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini IMU non superiore a euro 150.000, non superiore ad euro 30.000;
  • un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di euro 10.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni minorenne successivo al secondo; i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilità e di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite a fini ISEE, presente nel nucleo.

Ulteriori requisiti economico-patrimoniali

La bozza del testo del decreto Lavoro, dispone che con riferimento al godimento di beni durevoli e ad altri indicatori del tenore di vita, il nucleo familiare deve trovarsi congiuntamente nelle seguenti condizioni:

  • nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
  • nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, nonché di aeromobili di ogni genere come definiti dal regio decreto 30 marzo 1942, n. 327, recante il “Codice della navigazione”.

Dunque, il possesso di un’auto di cilindrata superiore a 1.600 cc immatricolata nei tre anni precedenti la richiesta di assegno non permette di ottenere il sussidio.