Dal 18 dicembre è ufficialmente partita la nuova stagione delle misure di contrasto alla povertà. Infatti proprio dal 18 dicembre l’INPS ha avviato la piattaforma di richiesta dell’Assegno di inclusione, la nuova misura che ha sostituito il reddito di cittadinanza dal primo gennaio 2024. Le autorità hanno deciso di far partire subito la piattaforma con la possibilità di presentare istanza perché il 27 dicembre il beneficiario del reddito di cittadinanza percepirà l’ultima ricarica. La sollecitudine con cui è stato avviato il nuovo strumento, lascia pensare ad erogazioni già nel mese di gennaio quindi, anche se noi nutriamo diversi dubbi al riguardo.

Perché le istanze presentate adesso, non verranno certo controllate subito, tra lavoro ridotto per le festività natalizie e controlli più serrati che pare saranno adottati rispetto al reddito di cittadinanza. Resta il fatto che il via alle domande ha fatto andare in fibrillazione molti beneficiari del reddito di cittadinanza che sono andati subito ai patronati a chiedere di presentare domanda.

“Buonasera, oggi ho provato ad andare al mio Patronato per chiedere l’Assegno di inclusione. Non vi dico la fila che c’era di chi come me, deve passare dal reddito di cittadinanza alla nuova misura. Comunque non ho fatto nulla. I responsabili mi hanno detto di tornare a gennaio, perché la piattaforma non era ancora attiva o perché dovevano ancora vedere come fare. In pratica, nonostante l’avvio promesso, ci sono difficoltà. Ho paura di restare senza aiuto a gennaio, visto che dopo la ricarica di dicembre il mio reddito di cittadinanza morirà. Mi chiedevo se mi potete aiutare a fare tutto da solo, visto che ho lo SPID ma non so da dove cominciare. Posso presentare io la domanda senza attendere il Patronato?”

Assegno di inclusione, come fare domanda con lo SPID da casa

Assegno di inclusione, si parte e chi vuole fare presto, deve fare tutto da solo.

Inevitabile che un Patronato, legittimamente, possa optare per aspettare di capire bene il meccanismo della piattaforma. Anche perché la misura non è partita con il classico click day. C’è tempo per fare domanda, ma è anche legittimo che un beneficiario del reddito di cittadinanza oggi, possa temere di restare all’asciutto a gennaio a tal punto da pretendere di fare immediatamente domanda. La via del fai da te è quella che bisogna seguire per chi ha questa “fretta”. Usando SPID, CIE o CNS non è complicato e adesso vedremo di spiegare, al lettore come a chiunque altro, come si fa a presentare domanda.

Assegno di inclusione, i requisiti in estrema sintesi

L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico come oggi è il reddito di cittadinanza, ed è condizionata dal rispetto di tutti i requisiti specifici previsti. Questa specie di sussidio spetta ai nuclei familiari con all’interno almeno un:

  • disabile;
  • minorenne;
  • soggetto oltre i 60 anni di età;
  • soggetto inserito in programma di cura e assistenza dai servizi socio sanitari territoriali.

Il richiedente deve essere cittadino italiano, cittadino della UE o extracomunitario titolare del diritto di soggiorno, del diritto di soggiorno permanente, del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolare di asilo politico o protezione sussidiaria). Per tutti vige il vincolo della residenza effettiva in Italia alla data di presentazione della domanda e della residenza nella Penisola da minimo 5 anni di cui gli ultimi 2 continuativi. Per la domanda si assegno di inclusione serve ISEE in corso di validità non superiore ai 9.360 euro ed un reddito familiare non superiore a 6.000 euro annui. Naturalmente il reddito deve essere commisurato al numero dei componenti la famiglia e quindi moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza che tiene conto dell’età dei figli o della presenza di disabili nel nucleo familiare.

Domanda ADI, ecco come fare per la presentazione

Tornando alla domanda, i passaggi da effettuare sul sito dell’INPS sono quelli classici, almeno inizialmente. Il primo passo è l’autenticazione all’area riservata del sito dell’Istituto Previdenziale. Area riservata che si chiama “My Inps”. Una volta completata l’autenticazione, nel motore di ricerca presente sul sito, bisogna scrivereAssegno di inclusione”. Cliccando sul tasto “approfondisci” e poi su “utilizza il servizio”, si entra dentro l’area dedicata alla nuova misura. Nella schermata iniziale si può presentare una nuova domanda o gestire una domanda già presentata. Cliccando su “compila la domanda”, si apriranno tutti gli 8 quadri da completare. Nel dettaglio abbiamo:

  • Generalità del richiedente (Quadro A1);
  • Dati di cittadinanza e residenza (Quadro A2);
  • Ulteriori dati per le comunicazioni ai cittadini (Quadro A3);
  • Requisiti di residenza e cittadinanza (Quadro B);
  • Ulteriori requisiti di accesso alla prestazione e condizioni dei componenti del nucleo familiare (Quadro C);
  • Individualizzazione della carta di inclusione o carta ADI (Quadro D);
  • Impegni per il godimento del beneficio (Quadro E);
  • Sottoscrizione dichiarazione (Quadro F).

Dati anagrafici e di residenza da inserire, e se sono diversi i dati di domicilio, vanno inseriti anche questi. E poi occorre rispondere, cliccando sule varie caselle, a tutte le domande poste nel formulario, che richiamano ai requisiti previsti e da detenere. Infatti bisogna dichiarare di avere un ISEE in corso di validità, di non avere auto e moto troppo nuove e di una determinata potenza e di non risultare sottoposti a misura cautelari personali o a misura di prevenzione.