Gli assegno nucleo familiare è erogato dal datore di lavoro per i lavoratori dipendenti iscritti alle casse previdenziali gestite dall’INPS.

L’INPS con il messaggio n. 4283/2017, ha comunicato che il termine di prescrizione degli assegni nucleo familiare è di 5 anni, ed è possibile con il sistema del conguaglio attraverso le denunce mensili.

Inoltre, il messaggio INPS, oltre a fornire i chiarimenti tecnici sulle modalità da seguire, ha specificato per il conguaglio degli arretrati dell’assegno nucleo familiare, la soglia oltre la quale è necessario attivare, da parte del datore di lavoro, le procedure di regolarizzazione.

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Assegno nucleo familiare e soglia limite

La circolare spiega che i datori di lavoro dalle denunce del mese di novembre  2017, che sono interessati al conguaglio degli ANF arretrati, possono richiederlo tramite il flusso UNIEMENS, per un importo massimo di 3.000 euro per  ogni dipendente avente diritto. Il codice della causale di recupero è “L036” “recupero assegni nucleo familiare arretrati”.

Nel caso in cui il conguaglio sia di importo più elevato, queste andranno effettuate utilizzando i flussi di regolarizzazione con l’indicazione del codice causale “L036” e il totale dell’importo.

Prescrizione assegno nucleo familiare

Il messaggio riporta i termini di prescrizione di 5 anni, entro in cui il lavoratore ha diritto di chiedere l’erogazione al datore di lavoro. I cinque anni decorrono dal primo giorno successivo a quello del mese al quale l’assegno si riferisce.

Assegno nucleo familiare (ANF) che cos’è e a chi spetta

Gli assegni nucleo familiare (ANF) sono un sostegno economico erogato dall’INPS per le famiglie dei lavoratori dipendenti, dei titolari delle pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e dei lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi.

I nuclei familiari devono essere composti da più persone e il reddito complessivo deve essere inferiore a quello determinato ogni anno dalla legge.

L’assegno al nucleo familiare spetta a:

  • lavoratori dipendenti;
  • lavoratori dipendenti agricoli;
  • lavoratori domestici;
  • lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
  • titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS;
  • titolari di prestazioni previdenziali;
  • lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.