Tra gli obiettivi della riforma fiscale italiana c’è la semplificazione della modulistica necessaria all’adempimento degli obblighi dichiarativi e di versamento. E proprio a tal fine, il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 23 ottobre 2023, si introduce il Modello 770 semplificato.

Ci riferiamo alla dichiarazione annuale dei sostituti d’imposta. La novità, tuttavia, non entrerà subito in vigore e non sarà per tutti.

L’adempimento oggi

Secondo la normativa vigente, devono presentare il Modello 770 i sostituti d’imposta (datori di lavoro) che hanno corrisposto:

  • somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte su redditi di capitale
  • compensi per avviamento commerciale
  • contributi ad enti pubblici e privati
  • riscatti da contratti di assicurazione sulla vita
  • premi, vincite ed altri proventi finanziari ivi compresi quelli derivanti da partecipazioni a organismi di investimento collettivo in valori mobiliari di diritto estero
  • utili e altri proventi equiparati derivanti da partecipazioni in società di capitali, titoli atipici, e redditi diversi
  • somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte.

Il Modello 770/2023 (anno d’imposta 2022) è in scadenza il 31 ottobre 2023.

Deve essere inviato all’Agenzia Entrate (direttamente o tramite intermediario abilitato). Chi salta la scadenza ha ancora 90 giorni per inviarlo. In tal caso si deve pagare una sanzione di 25 euro (codice tributo 8911).

Trovi qui un articolo dedicato a sanzioni e rimedi Modello 770/2023 omesso.

Con la riforma fiscale il Modello 770 semplificato

Da sempre acceso il dibattito sull’inutilità del Modello 770. Con esso, infatti, si inviano sostanzialmente degli stessi dati che il sostituto d’imposta già comunica all’Agenzia Entrate con l’invio della Certificazione Unica dei lavoratori (ex CUD).

Per molti, dunque, viene percepito e visto come un adempimento inutile e duplicato. Insomma, un adempimento che aumenta solo il carico di lavoro per aziende e operatori coinvolti (commercialisti, consulenti del lavoro, ecc.).

Proprio a tal proposito, una svolta, arriva con l’ultimo decreto sulla riforma fiscale approvato il 23 ottobre 2023.

Non si elimina l’adempimento ma almeno lo si semplifica. In dettaglio, si stabilisce che i dati che andrebbero inseriti nel 770 si potranno comunicare utilizzando i servizi telematici di presentazione del Modello F24. Allo stesso tempo si elimina l’obbligo di inserire nel modello i dati già comunicati al fisco (come ad esempio quelli già inseriti nelle Certificazioni Uniche).

Ad ogni modo le suddette novità non saranno immediate e nemmeno per tutti. La cosa partirà solo in via facoltativa e sperimentale, dal periodo d’imposta 2025 (Modello 770/2026) e sarà riservata ai soli sostituti d’imposta con NON più di 5 dipendenti.

Riassumendo…

  • il Modello 770 è la dichiarazione dei sostituti d’imposta
  • con esso si comunicano all’Agenzia Entrate i dati delle ritenute e delle trattenute operate nel periodo d’imposta e gli eventuali importi a credito
  • il 770/2023 (anno d’imposta 2022) è in scadenza il 31 ottobre 2023
  • tra le ultime misure della riforma fiscale si introduce, dal periodo d’imposta 2025, il 770 semplificato per i sostituti d’imposta con NON più di 5 dipendenti.