Sempre più italiani decidono di trasferirsi e aprire un’attività all’estero, date le attuali situazioni politiche ed economiche che affliggono il nostro paese.

Cosa fare per aprire un’attività all’estero

Come ogni attività è importante iniziare impostando un progetto tenendo conto di vari fattori importanti, oltre agli aspetti pratici ed economici. È consigliabile, aver fatto più di sei mesi di pratica nel settore in cui si ha intenzione di aprire l’attività all’estero. E’ possibile chiedere al Centro Provinciale un periodo di tirocinio presso aziende del settore.

Pianificare l’apertura dell’attività all’estero?

Nella pianificazione dell’attività che si vuole intraprendere all’estero, è bene conoscere il territorio. E’ possibile rivolgersi all’Istituto Nazionale per il commercio estero e trovare tutte le informazioni necessarie in merito alla situazione economica-sociale del paese.

Come richiedere finanziamenti pubblici per aprire un’attività all’estero

Le attività commerciali all’estero sono notevolmente aumentate, soprattutto per le piccole e medie imprese. E’ possibile richiedere contributi per aprire attività all’estero, ogni Camera di Commercio Provinciale può fornite le indicazioni riguardanti i possibili contributi offerti a chi vuole aprire un’attività all’estero, si  può chiedere informazioni anche al Ministero degli esteri. Ai fini della creazione e apertura di un’attività all’estero, è bene ricordare che sono stati istituiti dei finanziamenti pubblici per l’internazionalizzazione delle imprese sia a livello nazionale sia internazionale. I finanziamenti e le strutture utili ad aprire un’attività commerciale all’estero sono spesso collegati a governi o organismi pubblici internazionali, 
che sono nati proprio per fornire aiuto e assistenza a coloro che intendono lavorare all’estero.  

Erasmus un’opportunità per i giovani imprenditori

Un’opportunità interessante per dare supporto a chi vuole aprire un’attività all’estero, è offerta da Erasmus per giovani imprenditori. Si tratta di un programma dell’Unione Europea nato per favorire lo scambio, e soprattutto le informazioni e le relazioni commerciali fra i cittadini di nazioni diverse dell’UE.

Erasmus è indicato non solo a chi vuole aprire un’attività all’estero, ma anche a chi vuole imparare un mestiere sviluppato in un’altra Nazione dell’Unione Europea. Il periodo dell’Erasmus è di circa 6 mesi, in questo periodo si sceglie di lavorare in una struttura presente al di fuori dei confini italiani, al termine dei quali si può eseguire una doppia scelta:

  • nel primo caso è possibile continuare a svolgere la stessa attività in Italia;
  • nel secondo caso, grazie ai contatti acquisiti nel periodo lavorativo, sarà possibile tentare di aprire lo stesso tipo di attività all’estero.

Per partecipare a questa iniziativa, rivolta a chi vuole aprire un’attività all’estero, è possibile consultare i siti ufficiali: www.erasmus-entrepreneurs.eu  oppure www.europacheverra.eu. In Italia, gli Enti che si occupano di questo programma si trovano a Genova, presso Sviluppo Italia, a Torino, presso il Politecnico, e in altre località dell’Italia Settentrionale. Qui i giovani imprenditori possono ricevere tutte le informazioni e il sostegno alla partecipazione al Programma Erasmus Giovani.

Subentrare a un’attività commerciale all’estero già avviata

Se si possiede un discreto budget, e non si intende rischiare di iniziare una attività commerciale all’estero dal nulla, potrebbe essere interessante prendere in gestione un’attività già avviata, esistono diverse agenzie e diversi siti online che si occupano appunto di fornire tutta una serie di informazioni sulle attività “in vendita” in diverse parti del mondo.