Aprire una startup a San Marino offre un vantaggio non indifferente ai fini fiscali: per i primi cinque anni non si pagano le tasse. L’incubatore Techno Science Park è aperto anche a startupper italiani e c’è chi ha definito San Marino come la nuova Svizzera delle startup. E’ proprio così?

Avviare un’impresa a San Marino: le agevolazioni fiscali

Il programma di Techno Science Park, voluto in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e con l’Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani, garantisce alle startup selezionate la detassazione per i primi 5 anni di attività unitamente ad altre agevolazioni fiscali senza dubbio allettanti come: versamento del capitale sociale entro il terzo anno, esonero dalla tassa di licenza, contratti di lavoro e permessi di soggiorno speciali per i dipendenti, permessi per ricongiungimenti familiari, stock option, deduzioni e detrazioni fiscali per investimenti in startup ad alta tecnologia etc.

San Marino paradiso fiscale delle startup?

Senza dubbio l’iniziativa ha il merito di limitare il carico fiscale per le neoimprese. Ma qualche perplessità non manca: da più parti è stato avanzato il dubbio che San Marino, con le dovute differenze, possa diventare per le startup quello che Irlanda o Lussemburgo sono per le multinazionali. L’incubatore Techno Science Park rischia quindi di innescare un meccanismo di fiscal dumping ai danni anche del nostro Paese? Nadia Lombardi, Direttrice del Dipartimento di Economia della Repubblica di San Marino, a capo del progetto del Parco Scientifico e Tecnologico, ha voluto spegnere le polemiche sul nascere spiegando che la detassazione ad inizio attività, sebbene limitata a tre anni, è prevista anche in Italia. San Marino quindi si è limitata ad aggiungerne due per dare uno stimolo ulteriore ai neo imprenditori. Per quanto riguarda i requisiti di ammissione è stato inoltre precisato che l’iniziativa è riservata a giovani con idee innovative e ad alto contenuto tecnologico o anche società costituite da non oltre 24 mesi dalla data di presentazione della domanda in forma di società di capitale e che abbiano un valore di fatturato inferiore o uguale a 100.000 euro annui.

Per evitare che San Marino diventi il paradiso fiscale delle startup inoltre è obbligatorio che i beneficiari abbiano il centro direzionale a San Marino (anche se le startup possono operare ovunque e i dipendenti possono lavorare da remoto) e sono previsti controlli ogni 3 mesi, in concomitanza con la scadenza del contratto di incubazione e in vista del rinnovo dello stesso.