Ape sociale e versamenti volontari.

Il percettore di Ape sociale che intende incrementare il proprio montante contributivo, può perfezionare il requisito per l’accesso alla pensione anticipata effettuando dei versamenti volontari?

Ecco quali sono le indicazioni dell’Inps in merito.

Cos’è l’APE sociale

Si tratta di un’indennità, corrisposta fino al conseguimento dei requisiti pensionistici, a favore di soggetti che si trovino in particolari condizioni. Trova applicazione anche per il 2022.

Possono accedere all’APE sociale (Fonte dossier Camera, riforma pensioni):

  • i soggetti in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento
    (anche collettivo) dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale (avvenuta nell’ambito della
    procedura di conciliazione di cui all’art. 7 della L. 604/1966 e successive modificazioni) e siano in
    possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni. La richiamata legge di bilancio 2022 ha
    eliminato il requisito, originariamente previsto, in base al quale tali soggetti dovevano aver concluso
    integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi. Lo stato di
    disoccupazione si configura anche nel caso di scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo
    determinato, a condizione che il soggetto abbia avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del
    rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi;
  • i soggetti che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con
    handicap grave (ai sensi dell’articolo 3, c.3, della L. 104/1992), ovvero un parente o un affine disecondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione digravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano decedutio mancanti, a condizione di possedere un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • coloro che hanno una riduzione della capacità lavorativa uguale o superiore al 74% (accertata dallecompetenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile) e sono in possesso di un’anzianitàcontributiva di almeno 30 anni;
  • i lavoratori dipendenti al momento della decorrenza dell’APE sociale, che svolgono specifiche attività lavorative “gravose” (indicate, da ultimo, nell’Allegato 3 alla legge di bilancio 2022, n. 234/2021) da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette, e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 36 anni. per gli operai edili, per i ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta il requisito dell’anzianità contributiva è di almeno 32 anni, come disposto dalla legge di bilancio 2022.

I versamenti volontari e la pensione anticipata

Il percettore di Ape sociale che intenda incrementare il proprio montante contributivo può perfezionare il requisito per l’accesso alla pensione anticipata effettuando dei versamenti volontari?

L’Inps in alcune FAQ pubblicate sul proprio portale, ribadisce che durante il godimento dell’indennità di APE
sociale non spetta contribuzione figurativa, nè i relativi periodi di fruizione sono utili per il diritto a pensione (punto 6 della circolare n. 100 del 2017.

Ne consegue che il percettore di ape sociale che intenda incrementare la propria situazione contributiva al
fine di perfezionare il requisito per l’accesso alla pensione anticipata può farlo:

  • sia svolgendo un’attività lavorativa nei limiti di reddito annuali stabiliti dalla legge ma anche
  • effettuando dei versamenti volontari per i periodi non coperti da altra contribuzione nelle gestioni ove tale istituto sia previsto e ove ne sussistano le condizioni di legge.

Inoltre, sempre nella FAQ in esame, è specificato che nelle ipotesi in cui il soggetto, in corso di percezione dell’ape sociale, divenga titolare di un trattamento pensionistico diretto, l’indennità è revocata dalla data di decorrenza della pensione (v. p. 8 della circolare n. 100 del 2017).