In quest’articolo vediamo come fare causa per anatocismo, ossia la capitalizzazione degli interessi da parte della banca e il reclamo di restituzione del capitale da parte del correntista. In particolare, cercheremo di ravvisare i costi e le tempistiche per questa procedura.

 Che cos’è l’anatocismo e come fare causa

Per vedere se e quando conviene fare causa per anatocismo bisogna partire dalla definizione. L’anatocismo è la creazione di interessi sugli interessi. Per fare causa alla banca è dunque necessario avere con sé tutti gli estratti conto che dimostrano come vi siano stati addebiti sul conto corrente di interessi sugli interessi.

Se mancano degli estratti conto si può inviare una raccomandata alla banca per chiedere i documenti mancanti. Una volta in possesso della documentazione completa si può valutare la convenienza di procedere all’anatocismo, rivolgendosi ad un consulente che farà i dovuti calcoli e valuterà se effettivamente c’è stato anatocismo. Molto importante è anche valutare la prescrizione che non deve essere superiore ai 10 anni. Questa decorre se il conto è stato chiuso da meno di 10 anni, allora si può fare causa alla banca per tutto il periodo anche precedente al 2000, se il conto è aperto si può sempre fare causa. Qualora emerga che vi sia stato anatocismo si può inviare una raccomandata alla banca con diffida in cui si chiede la restituzione delle somme illegittimamente versate e si può fare causa.

In alternativa, prima di procedere alla causa, si deve fare un tentativo di mediazione per trovare un accordo tra le parti con la presenza del mediatore e del proprio avvocato. Il costo per questa fase è quello della pratica e delle spese di notifica. Non si paga il primo incontro con il mediatore mentre si pagano quelli successivi e il compenso per il mediatore. Per quanto riguarda la causa vera e propria i costi per procedere ad essa prevedono che la parte dovrà anticipare il contributo unificato variabile in base al valore del giudizio.

Solitamente si va da 43 euro a massimo 1.686,00 euro, più la marca da bollo per le anticipazioni forfettarie, le spese di notifica e il compenso per l’avvocato ed il consulente. Nel caso di vincita della causa le spese vengono rimborsate dalla controparte.