Nella giornata di ieri 6 settembre il Ministro del Lavoro Poletti, dopo l’incontro con i sindacati per la questione lavoro,  ha comunicato che il nuovo decreto legislativo correttivo sul Jobs Act conterrà delle misure atte a prorogare la durata degli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi. Ecco allora tutti i dettagli.

Ammortizzatori sociali aree di crisi, lavoratori in Cigs e Naspi

Il Ministro Poletti, dopo il tavolo di incontro con la CGIL, CISL e UIL, ha dichiarato che il primo intervento urgente che si sarebbe fatto per il lavoro è quello riguardante gli ammortizzatori sociali per quanto concerne le aree di crisi complessa ovvero quelle che più delle altre necessitano di un maggiore sostegno.

Il Ministro ha posto l’attenzione quindi sui lavoratori in CIGS (che concludono la copertura nel 2016)ovvero quelli sospesi dal lavoro a causa di crisi aziendali durevoli e strutturali e ha detto che il piano è quello di estendere la cassa integrazione guadagni straordinari per ulteriori dodici mesi sempre se l’azienda stia investendo in un piano di recupero. Per quanto concerne i fondi per portare avanti tale manovra, Poletti ha comunicato che quelli già disponibili sono 85 milioni di euro che saranno ovviamente distribuiti equamente in tutte le regioni.

La Naspi, che è la nuova assicurazione  sociale per l’impiego in vigore dal 1 maggio 2015, poi, avrà una durata diversa per i lavoratori stagionali del settore turismo e termalismo. Qualora essi abbiano prestato lavoro per almeno tre anni negli ultimi quattro avranno un mese in più di Naspi fino, però, ad un massimo di quattro.

Ammortizzatori sociali: Intervento sociale dopo mobilità e Aspi, info zone terremotate

Il Ministro del Lavoro, a seguito del confronto avuto con i sindacati, ha dichiarato che un altro intervento urgente per il lavoro riguarda coloro che nel 2016 hanno concluso l’Aspi o la mobilità sempre nelle aree denominate di crisi complessa.

Costoro potranno contare di 500 euro al mese per dodici mesi qualora partecipino a interventi promossi dal comune di appartenenza. Il costo di tale intervento sarà di 150 milioni di euro e  le regioni, per poterne usufruire, dovranno puntare su interventi di politiche attive. Questa forma di contributo sarà davvero simile all’Asdi. Ricordiamo che quest’ultimo è l’assegno che spetta per ulteriori sei mesi a dopo l’intero periodo di Naspi.

Infine Poletti ha comunicato che, in merito al terremoto, si prevede di mettere in campo delle ulteriori risorse per i lavoratori  e per le aziende di tale territorio , magari in accordo con gli altri ministeri.

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