Affitti in nero, l’inquilino può pagare un terzo del canone: torna la norma (non è incostituzionale)

Affitti in nero: l'inquilino che ha pagato il canone ridotto perché senza contratto non deve rimborsare il proprietario. Arriva la decisione della Consulta

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Ricordate la norma che autorizzava gli inquilini a denunciare l’affitto nero dando loro la possibilità di restare in casa pagando un canone ridotto (pari a tre volte la rendita catastale)? I proprietari di casa avevano denunciato l’incostituzionalità della norma ma ora la Consulta da ragione agli inquilini.

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Con sentenza n 87 del 2017 è stata infatti rigettata la questione sollevata dal Tribunale di Roma sulla norma. I giudici hanno fatto leva sul fatto che la cifra richiesta corrisponde in questo caso ad una sorta di indennità di occupazione. Per questo è lecito il pagamento dell’affitto dopo la denuncia per il mancato contratto con una percentuale ridotta fino all’80%.

Tutti gli inquilini che, facendo appello su questa norma, avevano denunciato locazioni senza contratto e ottenuto lo sconto notevole sul canone, non sono tenuti alla restituzione della differenza tra quanto versato e quanto astrattamente dovuto, come invece richiesto dai proprietari degli immobili locati.

La Consulta ha negato che vi sia violazione dell’articolo 3 della Costituzione.

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