Per abolire il reddito di cittadinanza, che fine ha fatto il referendum? La domanda è d’obbligo in quanto il mese scorso sarebbe dovuta partire una raccolta di firme. Finalizzata proprio alla cancellazione del sussidio fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle.

In particolare, l’idea di abolire il reddito di cittadinanza è stata più volte rimarcata dalla leader di Fdi Giorgia Meloni, ma anche da Matteo Renzi. Ed è stato proprio il leader di Italia Viva ad annunciare la raccolta di firme. Finalizzata proprio a indire un referendum per cancellare la misura.

Abolire il reddito di cittadinanza: che fine ha fatto il referendum di Italia Viva?

Ma perché abolire il reddito di cittadinanza? Sostanzialmente tanto Italia Viva quanto Fdi ritengono che si tratti di una misura assistenziale senza altri fini. Lo scopo dell’RdC, infatti, è e rimane anche quello di creare posti di lavoro. Ma in realtà ad oggi questa forte spinta per la creazione di nuovi occupati non è mai arrivata.

Inoltre, abolire il reddito di cittadinanza, anche nelle tempistiche, per la corrente legislatura appare improbabile. Anche perché l’M5S, al netto delle scissioni e dei problemi interni, di sicuro si metterebbe di traverso in parlamento.

Quale destino per il sussidio nella prossima legislatura?

Abolire il reddito di cittadinanza con un referendum, inoltre, potrebbe essere inutile nella prossima legislatura. Nel caso in cui si dovesse formare un Governo di centrodestra, infatti, il destino per il sussidio potrebbe essere segnato. Se non abolito, l’RdC potrebbe essere fortemente depotenziato.

In altre parole dopo 4 anni, visto che la misura è stata lanciata nel 2019, per il reddito di cittadinanza il 2023 potrebbe essere davvero un anno cruciale. In tutto e per tutto. Intanto sull’RdC c’è comunque da segnalare pure qualche buona notizia. Nello specifico, quella relativa agli arretrati che si sbloccano e che puoi richiedere all’infinito.