Gli istituti scolastici inviano all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese per istruzione scolastica. E anche alle erogazioni liberali ricevute ossia sostenute nel corso dell’anno dalle persone fisiche. Con la stessa comunicazione, gli istituti scolastici trasmettono, sempre in via telematica, all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai rimborsi delle spese scolastiche e alle erogazioni liberali.

Questi dati vanno a finire nella dichiarazione precompilata, 730 e modello Redditi. Dunque, il contribuente che accede al proprio 730 on line, nel quadro E, troverà già inserite queste spese tra gli oneri detraibili dal reddito.

Rispetto alla gestione di tali spese, potrebbero sorgere dei problemi. Ad esempio, l’Agenzia delle Entrate potrebbe rilevare delle incongruenze e da qui, decidere di non inserire la spesa nella dichiarazione. Ma di riportarla solo nel foglio informativo (accompagna la precompilata) quale dato “non utilizzato”.

Come deve comportarsi il contribuente in questi casi? Analizziamo le varie casistiche che potrebbero verificarsi sulle base di alcune FAQ che sono state pubblicate dall’Agenzia delle entrate.

La detrazione delle spese scolastiche

L’art.15 del DPR 917/86, TUIR, prevede la detrazione dal reddito delle spese scolastiche. Ossia delle spese di istruzione sostenute per la frequenza di: scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione (articolo 1 della legge 10 marzo 2000, n.62).

La detrazione è pari al 19% della spesa sostenuta, nel complesso ossia in riferimento allo stesso anno, è possibile detrarre una spesa massima non superiore a 800 euro per ciascun alunno o studente.

L’agevolazione copre le spese sostenute sia per i familiari fiscalmente a carico sia per il contribuente stesso.

Rientrano tra le spese detraibili, quelle pagate per:

  • la mensa scolastica e i servizi scolastici integrativi quali l’assistenza al pasto e il pre e post scuola;
  • le gite scolastiche;
  • il servizio di trasporto scolastico;
  • l’assicurazione della scuola e ogni altro contributo scolastico finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa deliberato dagli organi d’istituto (corsi di lingua, teatro, ecc., svolti anche al di fuori dell’orario scolastico e senza obbligo di frequenza).

Sono altresì detraibili le tasse pagate a titolo di iscrizione e di frequenza e i contributi obbligatori.

Sono detraibili, anche i contributi volontari e le erogazioni liberali deliberati dagli istituti scolastici o dai loro organi e sostenuti per la frequenza scolastica. Contributi ed erogazioni, diversi da quelli che costituiscono erogazioni liberali finalizzati all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa che invece danno diritto alla detrazione ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. i-octies), del TUIR.

La detrazione delle spese scolastiche nel 730 precompilato. Quando è necessario modificare la dichiarazione?

Come accennato in premessa, nel 730 precompilato l’Agenzia delle entrate inserisce anche le spese scolastiche pagate dal contribuente nel corso dell’anno oggetto di dichiarazione dei redditi.

Detto ciò, potrebbero sorgere delle criticità nella gestione di queste spese, da qui, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato una serie di FAQ per aiutare il contribuente che accede direttamente al proprio 730 precompilato eventuali incertezze operative.

Noi di Investire Oggi abbiamo selezionato tre FAQ che riteniamo essere le più interessanti.

Le spese scolastiche per la frequenza della scuola di mio figlio sono state sostenute da entrambi i genitori ma è riportata per intero nella dichiarazione precompilata di un solo genitore. Come mai?

Le spese scolastiche sono esposte, come onere detraibile, nella dichiarazione precompilata del familiare indicato come soggetto che ha sostenuto la spesa nella comunicazione trasmessa dall’istituto scolastico.

Pertanto, nel caso in cui la spesa sia stata sostenuta da entrambi i genitori e tale situazione è evidenziata nei documenti di spesa, anche mediante un’annotazione sullo stesso delle percentuali di spesa imputabili a ciascuno dei genitori, i genitori devono modificare l’importo inserito nel quadro E del 730.

O nel quadro RP del modello Redditi riportando la quota di spesa detraibile da ciascuno entro l’importo complessivamente non superiore a 800 euro annui per ogni studente.

Nel foglio riepilogativo l’informazione relativa alle spese scolastiche risulta non utilizzata. Quali possono essere le cause e come posso intervenire?

Possibile motivazione: per le spese scolastiche comunicate risultano rimborsi maggiori o uguali al totale delle spese. Cosa fare: controllare la documentazione, verificare l’importo detraibile e, quindi, inserire quello corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Detrazione delle spese scolastiche. Ulteriori dati presenti nel 730 precompilato

La dichiarazione precompilata contiene, in ogni caso, le informazioni relative alle tasse scolastiche. Versate per l’iscrizione, la frequenza, il sostenimento degli esami e il rilascio dei diplomi, con modello di pagamento F24. Tali informazioni infatti sono già in possesso dell’Agenzia delle Entrate e non sono quindi trasmesse dagli istituti scolastici.

Sono incluse, inoltre, nella dichiarazione precompilata anche le erogazioni liberali effettuate a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Non deliberate dagli organi scolastici e finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e universitaria. Nonché all’ampliamento dell’offerta formativa.

Oltre alle spese, l’Agenzia delle Entrate acquisisce anche i dati dei rimborsi delle stesse spese scolastiche e delle restituzioni delle erogazioni liberali agli istituti scolastici.