Con l’ufficialità della proroga al 31 dicembre 2022 del bonus 110 per lavori su unità unifamiliari (vilette), si dà una spinta anche all’avvio o alla ripresa di cantieri che si erano fermati.

Il decreto Aiuti, infatti, è legge. È stato convertito ieri, 14 luglio 2022, dopo l’ok del Senato che ha seguito quello della Camera.

Tra le misure confermate appunto la proroga del 110 sulle villette.

In dettaglio, la norma stabilisce che il superbonus spetta per gli interventi effettuati su unità immobiliari da persone fisiche (edifici unifamiliari), per le spese sostenute entro il

  • 30 giugno 2022
  • oppure entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo (c.d. SAL 30%).

Nel calcolare il SAL 30% possono essere compresi anche i lavori non agevolati con il 110.

Proroga bonus 110 villette, perché non è una buona notizia

Dopo l’ufficialità della proroga, dunque, è corsa alla ripresa dei cantieri. E’ sempre però bene prestare attenzione alla data di presentazione della CILAS (il titolo autorizzativo ai lavori).

La ripresa dei cantieri, tuttavia, può anche non essere vista come un buon segnale. Potrebbe, infatti, rappresentare una nuova opportunità per continuare nelle truffe.

Il settore del 110, ricordiamo, è stato fortemente caratterizzato da truffe perpetrate nel tempo da imprese e professionisti. Truffe che sono state scovate grazie al lavoro congiunto di Agenzia Entrate e Guardia di finanza.

Numerosi sono stati i crediti goduti ma inesistenti. Cessione crediti maturate e monetizzate a fronte di interventi edilizi da bonus 110 mai realizzati o fatti solo in parte. Sono quasi 6 i miliardi di euro sottratti in questo modo alle casse dello Stato. Ed è proprio ciò che ha indotto il legislatore ad intervenire più volte con nuove disposizioni che hanno notevolmente limitato il campo di applicazione della cessione.

Si spera che questa nuova chance data per il bonus 110 villette non venga sprecata e soprattutto utilizzata per nuovi imbrogli.