Quali documenti bisogna chiedere al medico curante per ottenere la 104? Come canta Cesare Cremonini con il brano Dev’essere così: “Tutti cercano una soluzione e gridano sperando nell’arrivo di un dottore”. 

Proprio il ruolo del dottore, in effetti, è importante all’interno di ogni società. È a lui che ci rivolgiamo quando abbiamo un problema di salute, in modo tale da ottenere qualche consiglio per cercare di risolverlo.

Ma non solo, è possibile rivolgersi al medico anche per il disbrigo di alcuni adempimenti burocratici.

Ovviamente non potremo recarci dal medico per richiedere il certificato di nascita o la patente di guida. Bensì ci riferiamo ai documenti necessari per beneficiare della legge 104.

104, quali documenti chiedere al medico curante

Ma qual è l’iter da seguire per ottenere il riconoscimento della Legge 104? Ebbene, come spiegato sul sito dell’Inps, per dare il via al processo volto ad accertare lo: ”

“stato di invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità, è necessario:

  • recarsi da un medico certificatore;
  • chiedere il rilascio del certificato medico introduttivo.

Il certificato deve indicare:

  • i dati anagrafici;

  • il codice fiscale;

  • l’esatta natura delle patologie invalidanti e la relativa diagnosi“.

Il medico curante provvederà, attraverso l’apposito servizio disponibile sul sito dell’Inps, a compilare il certificato online e ad inoltrarlo all’istituto di previdenza. A questo punto ottiene una ricevuta  contenente il numero univoco del certificato della procedura attivata. Il medico consegna tale ricevuta, assieme ad una copia del certificato medico originale, al paziente.

Soltanto dopo l’invio del certificato medico introduttivo all’Inps da parte del medico curante, il soggetto interessato può inoltrare domanda per il riconoscimento della Legge 104 direttamente all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

È possibile svolgere tale operazione accedendo, tramite Spid, Cie o Cns, all’area riservata sul sito dell’Inps. In alternativa è possibile rivolgersi ad un patronato, Caf oppure tramite il contact center dell’Inps.

Occhio però alle tempistiche. Il certificato medico introduttivo, infatti, ha una validità di 90 giorni e per questo è bene non indugiare.

Chi riconosce il diritto alla Legge 104

L’accertamento sanitario viene svolto da una Commissione medico – legale. In caso di non trasportabilità il medico certificatore, che può essere diverso da quello che ha certificato lo stato di invalidità, deve compilare e inviare online un certificato medico grazie al quale richiede la visita domiciliare.

Tale operazione deve aver luogo almeno cinque giorni prima della data di visita prestabilita. Il presidente della Commissione medica provvede, entro cinque giorni dalla richiesta, a comunicare data e ora della visita domiciliare oppure ad indicare una nuova data per svolgere la visita in ambulatorio.

Durante la visita il soggetto interessato può essere assistito da un medico di fiducia. Ma non solo, deve provvedere a consegnare alla Commissione una copia di un documento d’identità in corso di validità e tutta la documentazione sanitaria a propria disposizione.

La Commissione provvede alla compilazione del verbale di visita e lo invia al soggetto interessato in duplice copia. Una contenente i dati sanitari e l’altra solamente il giudizio finale. Se la percentuale di invalidità risulta superiore al 74%, allora il soggetto richiedente potrebbe beneficiare in determinati casi di una prestazione economica.

A tal fine si consiglia di rivolgersi direttamente all’Inps per ottenere maggiori informazioni in merito. Nel caso in cui si tratti di minorazioni che possono cambiare nel tempo, inoltre, viene indicata nel verbale una data entro cui effettuare una visita di revisione.