Il consiglio di amministrazione di Enel ha dato il via libera al piano industriale per il triennio 2019-2021 che, oltre a contenere i principali target, fa anche riferimento alle stime sui dividendi ossia al dividendo atteso. Partiamo quindi proprio delle cedole. Il consiglio di amministrazione di Enel ha confermato la politica dei dividendi. In particolare si prevede che piano strategico “generi valore in termini di differenziale tra rendimento sul capitale investito e costo medio ponderato del capitale pari a 400 punti base nel 2021, rispetto a 250 punti base nel 2018”.
Per quello che invece riguarda i target del piano industriale, Enel prevede di chiudere l’esercizio in corso con un margine operativo lordo di circa 16,2 miliardi di euro, per arrivare a 18,2 miliardi nel 2021. Le previsioni sul Mol di Enel per i prossimi anni sono quindi positive. L’utile netto ordinario di Enel dovrebbe passare dai 4,1 miliardi di euro stimati per l’esercizio in corso ai 5,6 miliardi previsti per il 2020. Per quello che riguarda l’utile netto il tasso di crescita medio annuo nel periodo 2018/2021 sarebbe pari all’11%. Per finire, il management di Enel prevede che l’indebitamento finanziario netto rimanga sostanzialmente stabile per tutta la durata del piano raggiungendo circa 41,8 miliardi di euro nel 2021.
I dettagli del piano industriale di Enel 2019-2021 potrebbero influenzare l’andamento del titolo Enel in avvio di seduta.