Come noto la Vigilanza Ue ha chiesto alle banche italiane di procedere a ritmo serrato con la cessione delle sofferenze bancarie. Non tutti gli istituti, però, sembrano essere disposti a subire passivamente la ricetta europea per portare il sistema bancario fuori dalle secche degli Npl. Negli ultimi mesi, infatti, è emersa anche una sorta di via italiana alla valorizzazione delle sofferenze bancarie. L’obiettivo di alcuni istituti è quello di trarre valore dalle sofferenze. Si tratta di una ambizione per nulla facile da raggiungere ma comunque capace di portare valore aggiunto.

La banca maggiormente impegnata su questo fronte è Intesa Sanpaolo. Secondo MF, l’istituto guidato da Messina sta dimostrando che l’impresa, pur molto impegnativa, può portare discreti risultati. La condizione essenziale affinché un banca valorizzi i suoi crediti deteriorati è che essa disponga di risorse sufficienti a gestire i portafogli di Npl. Venendo ai numeri, nel primo semestre 2017 le attività di recupero della Capital Light Bank, la divisione costituita a fine 2014 sotto la guida di Giovanni Gilli e dedicata alla gestione di asset non core, hanno incassato più di 800 milioni.

Il dato si confronta con i 600 milioni incassati nella prima metà del 2016 e con gli 1,2 miliardi portati a casa nell’intero esercizio. Quello che emerge dal confronto tra i vari anni è l’esistenza di una tendenza al miglioramento supportata dal fatto che Intesa Sanpaolo ha messo in atto iniziative volte a incrementare i recuperi, con la predisposizione di sistemi incentivanti dedicati.

Ricordiamo, inoltre, che sempre nella prima metà del 2017, la banca guidata da Messina ha messo sul mercato un portafoglio dal valore nominale di circa 2 miliardi, ceduto a giugno a Christofferson Robb & Company e Bay View (progetto Beyond the Clouds), mentre sarebbe in dirittura d’arrivo Rep, una partnership sulla gestione di crediti con sottostante immobiliare per circa 1,35 miliardi. Parallelamente, come evidenziato da Milano Finanza, è anche proseguita attività di Reoco, il progetto di gestione attiva delle garanzie immobiliari.

L’analisi di MF sulla particolare gestione delle sofferenza bancarie da parte di Intesa Sanpaolo non sembra comunque interessare più di tanto il mercato. A Piazza Affari, infatti, il titolo della banca guidata da Messina è in calo dello 0,05% contro un Ftse Mib in flessione frazionale dello 0,03%.