Via libera da parte del consiglio di amministrazione di Equita al range di prezzo dell’Ipo della stessa sim. Il CdA, in particolare, ha reso noto che l’intervallo di valorizzazione indicativo delle azioni Equita è stato fissato tra i 2,40 e i 3,10 euro per azione. Di conseguenza la valutazione pre-money della società (al netto delle azioni proprie), sulla base del prezzo minimo di offerta sarà pari a 89,3 milioni e sulla base del prezzo massimo di offerta sarà pari a 115,4 milioni di euro.

L’operazione prevede il collocamento di  complessive 15.585.261 azioni ordinarie di cui 4.587.815 azioni di nuova emissione; 3.300.000 azioni proprie vendute dalla società; e 7.697.446 di azioni vendute dal management, pari al 25% delle azioni totali dallo stesso detenute. L’Ipo di Equita, finalizzata alla quotazione della società sul mercato Aim Italia, dovrebbe partire il prossimo lunedì 13 novembre.

In una nota di stampa Equita ha precisato che “le risorse raccolte dalla società a sostegno dello sviluppo rappresentano il 50,6% dei proventi dell’offerta pari a 18,9 milioni di euro sulla base del prezzo minimo di offerta e a 24,5 milioni sulla base del prezzo massimo”. La sim ha inoltre aggiunto che al termine dell’offerta, “il capitale sociale di Equita Group sarà costituito da 50 milioni di azioni ordinarie, di cui 4.889.025 azioni proprie”. Il flottante di Equita sarà pari al 31,2% del capitale sociale.

Lo sbarco in borsa del titolo Equita “costituisce un passo importante per rafforzare il proprio posizionamento come leader indipendente nel mercato italiano perché permette di accelerare la crescita, in particolare per l’Alternative Asset Management e per l’Investment Banking; e aumentare la visibilità della società, consentendo di continuare ad attirare nuove professionalità per sviluppare l’attività”.