Via libera dal parte del consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo alla proposta di conversione delle azioni di risparmio in ordinarie sulla base di un rapporto di conversione pari a 1,04 azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio senza pagamento di alcun conguaglio in denaro e con contestuale eliminazione in Statuto dell’indicazione del valore nominale delle azioni. La proposta di conversione dovrà essere ora approvata dall’assemblea straordinaria della banca. Intesa Sanpaolo ha precisato che la conversione, se approvata dall’Assemblea straordinaria, sarà efficace a condizione che:

a) la Conversione sia altresì approvata dall’Assemblea speciale degli azionisti di risparmio;

b) siano rilasciate le autorizzazioni da parte della Banca Centrale Europea

c) l’importo da riconoscere a coloro che abbiano esercitato il diritto di recesso non ecceda l’ammontare di euro 400 milioni al termine del periodo previsto per l’offerta in opzione e prelazione ai soci di Intesa Sanpaolo delle azioni degli azionisti di risparmio recedenti ai sensi dell’art.

2437-quater, commi 1 e 2 cod. civ.

Il rapporto di conversione è stato determinato dal Consiglio di Amministrazione anche sulla base della relazione di un consulente indipendente e incorpora un premio implicito sul prezzo delle azioni di risparmio pari a:

– 3,4% rispetto all’ultimo prezzo di chiusura di borsa al 5 febbraio 2018;

– 3,3% rispetto al prezzo medio dell’ultimo mese;

– 4,4% rispetto al prezzo medio degli ultimi 3 mesi.

Poiché la delibera che approva la Conversione comporta una modifica dello Statuto della Società in relazione ai diritti di voto e di partecipazione, gli azionisti di risparmio che non concorrano all’approvazione della relativa delibera dell’Assemblea speciale degli azionisti di risparmio saranno legittimati a esercitare il diritto di recesso