Emergono nuovi particolari nell’intricata vicenda relativa alla decisione dell’aeronautica americana di bloccare la fornitura di 20 aerei da trasporto bimotore G222, prodotti da Alenia Aermacchi (società del gruppo Finmeccanica) e destinati alla guerra all’Afghanistan. Un portavoce dell’ Us Air Force ha fatto sapere che la decisione di non procedere al rinnovo del contratto con Alenia (in scadenza nel mese di marzo) è stata presa alla luce di numerosi problemi intercorsi tra le parti negli anni passati. Dal canto suo Alenia ha invece reso noto che il G222 è universalmente riconosciuto come uno dei migliori aerei cargo sulla piazza.

Proprio alla luce di questa consapevolezza la società del gruppo Finmeccanica si sarebbe già attivata per chiedere un incontro con i vertici dell’Aeronautica Usa. 

Difficile prevedere quale potrà essere l’evoluzione di questo intricato dossier. Secondo alcune fonti ben informate citate dalla stampa d’Oltre Oceano, il programma di consegna dei veicoli Alenia Aermacchi all’ Air Force Usa avrebbe avuto un avvio difficile. Nonostante tali difficoltà però, le scadenze relative alla consegne sarebbero state rispettate con Alenia che ha investito mezzi propri per 15 mln di dollari per garantire le consegne e l’Air Force che ha siglato un ulteriore contratto relativo alla successiva fornitura di pezzi di ricambio. Insomma dopo un avvio timido, le parti sembrerebbero aver appianato le tensioni. Per questo motivo sono in molti a giudicare la mossa dell’aeronautica Usa una sorta di fulmine a ciel sereno. 

Certamente la questione assumerebbe una prospettiva diversa se si tenessero in considerazione le parole del del portavoce del ministero della Difesa afghano, secondo il quale l’intento dell’Air Force sarebbe quello di sostituire i G222 di Alenia Aermacchi con quattro C-130 della Lockheed Martin. Questa dichiarazione, riportata dalla stampa americana, non è stata comunque confermata da nessuna delle parti in causa.